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Sansepolcro: truffe on line, due uomini trovati con documenti falsi

 

I Carabinieri fermano una macchina con due persone a bordo, una 48nne ed un 27nne che sono stati trovati in possesso di vari documenti falsi, ed un bancomat risultato utilizzato per fare truffe online. 

È successo ieri mattina, a Sansepolcro. Una pattuglia di Carabinieri impegnata in un normale servizio di controllo del territorio ha incrociato un’utilitaria che alla vista della “gazzella”, con una serie di manovre elusive, ha palesemente cercato di allontanarsi e sottrarsi al controllo. I militari, insospettiti, l’hanno raggiunta e infine fermata. Il controllo dei nominativi nella banca dati delle forze dell’ordine, ha messo in allarme gli operatori, in quanto entrambi i fermati sono risultati gravati da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio.

Immediatamente sono scattati gli approfondimenti del caso, sia sulle persone che sul veicolo. All’interno dei pochi bagagli trasportati, nascosti tra i vestiti, ben 4 tessere sanitarie riportanti i relativi codici fiscali, una tessera bancomat idonea ad eseguire transazioni online e una patente di guida risultata integralmente falsa nella sua produzione ed intestata a persona inesistente. Peraltro, il bancomat è risultato essere stato utilizzato per compiere delle truffe online su una nota piattaforma elettronica per la compravendita tra privati. È emerso che era stata postata in vendita una consolle di videogiochi, il denaro per l’acquisto era stato accreditato sulla tessera bancomat sequestrata dai Carabinieri, ma della consolle nemmeno l’ombra, in quanto a fronte del pagamento non avveniva alcuna spedizione. 

Sono in corso ulteriori indagini, sulla provenienza delle tessere sanitarie, che per adesso non risulterebbero né smarrite né rubate. Il sospetto è che siano invece state utilizzate per effettuare acquisti mediante finanziamenti. Non sarebbe la prima volta che i Carabinieri di Sansepolcro indagano su acquisti eseguiti presso grandi catene commerciali; è di soli pochi mesi fa, infatti, l’arresto di tre uomini che con una carta d’identità ed un codice fiscale falsi, portarono via da un centro commerciale di Città di Castello diversi prodotti tecnologici per un ammontare di migliaia di euro. Aprirono un finanziamento che non avrebbe mai visto il pagamento di una sola rata, proprio utilizzando una carta d’identità ed un codice fiscale fasulli.

I due uomini fermati, di origine italiana, per ora sono stati denunciati a piede libero, ma le indagini sul loro conto stanno proseguendo, le cui risultanze saranno poste al vaglio dell’Autorità Giudiziaria aretina.