Opere realizzate da creativi nella riserva di Monte Ginezzo. A Cortona c’è la possibilità di scoprire alcune realizzazioni che sono il frutto di ciò che la natura può offrire. Dopo alcuni giorni a contatto con la comunità locale e con l’ambiente, otto giovani hanno creato alcune rappresentazioni temporanee, utilizzando strumenti e materiali della montagna. Sabato sera al Maec di Cortona si è tenuta la cerimonia conclusiva del «Premio Land Open Art Museum», indetto dalla cooperativa di comunità «La Montagna Cortonese». A vincere sono stati Alberonero, Davide Roboaldo e Brenno Franceschi che hanno deciso di dividere il premio con gli altri cinque partecipanti per per realizzare qualcosa insieme in futuro.
L’operazione voluta dalla cooperativa di comunità con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e il patrocinio del Comune di Cortona, è stata un’occasione per portare cultura, idee ed arte in territori remoti, ma che mantengono ancora una loro storia, originalità e suggestione. Il progetto è iniziato con la selezione di oltre 40 candidature, otto delle quali dal 16 al 23 ottobre hanno potuto soggiornare, vivere insieme e conoscere il territorio per poi realizzare le opere.
Le realizzazioni sono visibili temporaneamente, poiché soggette a degradarsi e a tornare a far parte del contesto: si possono incontrare casualmente passeggiando, oppure scoprendole attraverso la geolocalizzazione, ma il progetto prevede anche l’edizione di una mappa-catalogo.
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