Accordo tra “Zero Spreco” e Confartigianato Arezzo per fermare il fenomeno degli abbruciamenti

Le imprese aretine di manutenzione del verde potranno conferire gli scarti vegetali all’impianto di San Zeno  

Arezzo. Un accordo per contrastare il fenomeno degli abbruciamenti attraverso la promozione della sicurezza ambientale e la tutela della salute. “Zero Spreco” di Aisa Impianti s.p.a e Confartigianato Arezzo, con la collaborazione del Comune di Arezzo, hanno firmato un accordo che permetterà alle imprese che si occupano di manutenzione del verde di conferire per tutto l’anno le potature di giardini, orti, vigneti, oliveti e spazi verdi privati presso la linea di compostaggio comn produzione di biometano “Verde 70” del polo tecnologico di recupero totale rifiuti di San Zeno.

Nello specifico, Aisa Impianti riserva a Confartigianato ad un prezzo stabilito una quota di 100 tonnellate sulla disponibilità impiantistica annua di Verde 70. Prima di attivare il servizio di conferimento AISA Impianti e Confartigianato organizzeranno anche appositi corsi di formazione per insegnare alle stesse imprese come gestire e smaltire correttamente i propri rifiuti.

Perché questo accordo? Per evitare gli abbruciamenti, ovvero la pratica di distruggere gli scarti delle potature bruciandoli direttamente sul posto, spesso effettuata dalle imprese del verde. Ora le imprese possono portare le loro potature all’Impianto di San Zeno.

L’accordo nasce grazie alla collaborazione con Confartigianato, sollecitata dalle imprese del settore, e il comune di Arezzo, impegnato da tempo a contrastare un fenomeno che interessa fortemente sia le campagne cittadine che quelle di tutta la provincia.

 

“Un primo passo verso la soluzione di un problema che affligge le imprese del verde- ha detto Saimo Iebba, presidente Imprese del Verde Confartigianato. La nostra associazione si sta impegnando per estendere tale iniziativa in tutto il territorio della provincia di Arezzo, offrendo servizi mirati all’adempimento di tutte le pratiche burocratiche”.

 

“Contattati da Confartigianato e dal Comune di Arezzo, abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta. Evitare che le potature vengano bruciate sui luoghi di produzione è una priorità- ha detto Marzio Lasagni, direttore generale di Aisa Impianti s. p.a. – È una prassi che produce polveri sottili, una delle prime cause di problemi respiratori, oltre a nebbia e odori fastidiosi. Lo scopo di questa iniziativa è quello di facilitare l’ingresso al nostro impianto di compostaggio dove le potature si trasformano in un ammendante biologico, ‘Amelia’”.

 

Il Comune, da tempo impegnato nel contrasto ad un fenomeno ancora diffuso e nocivo per l’ambiente e per la salute come quello degli abbruciamenti, non poteva che sostenere questa iniziativa che si pone a tutela della qualità dell’aria -ha detto il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. Si tratta di un altro passo concreto verso l’attuazione di quanto previsto dal Green City Accord, del quale proprio la qualità dell’aria rappresenta uno dei cinque temi strategici, e al quale Arezzo ha aderito nel 2021 impegnandosi al raggiungimento degli obiettivi posti dall’accordo”.

 

“Noi diamo la possibilità grazie ad un accordo con Confartigianato di conferire le ramaglie preso il nostro impianto, nel quale è attivo un biodigestore che utilizza queste matrici organiche per migliorare la sua produzione- ha detto Giacomo Cherici -presidente di Aisa Impianti s.p.a. Quindi si tratta di economia circolare per quanto riguarda l’impiantistica e soprattutto si tratta di abbattere le produzioni di CO2 e di polveri sottili che a volte causano seri problemi”.