Max inchiesta antidroga: l’eroina di Perugia in provincia di Arezzo. Un anno fa l’arresto a Terontola di due pusher

Eroina nascosta nei succhi di frutta, non prima che il chimico avesse dato il via libera per l’acquisto di ogni partita. E poi partivano i corrieri per tutta la Toscana, come quelli che l’anno scorso erano stati beccati a Terontola ma al centro del traffico da 15 milioni di euro c’era anche la Perugia Bettole che interseca la provincia di Arezzo. Insomma funzionava così quella che era a tutti gli effetti la joint venture italo-nigeriana dello spaccio di eroina messa in piedi sulla direttrice Olanda Umbra, con il capoluogo perugino che era diventato a tutti gli effetti l’hub di droga da cui facevano i rifornimenti e partivano tutti gli spacciatori verso Toscana e Marche. A scoperchiare il sodalizio criminale ci ha pensato la Direzione distrettuale antimafia di Perugia che stamani mattina all’alba ha fatto partire il blitz che ha portato a 24 misure cautelare. Secondo gli investigatori a capo della rete ci sarebbe un pezzo grosso dei casalesi, il genero del boss pentito, ormai defunto, Carmine Schiavone. 

Le indagini sono andate avanti per mesi. Come spiega la Procura i broker camorristici dei casalesi gestivano per conto dei nigeriani la rotta di spaccio proveniente dall’Olanda che faceva arrivare quintali eroina in Umbria, per poi essere smerciata anche in Toscana a partire dai vicini comuni della Valdichiana a confine con il Lago Trasimeno. Ed è proprio nella frazione cortonese a confine con il lago Trasimeno che anno scorso i carabinieri del radiomobile di Cortona avevano beccato due giovani nigeriani, 24 e 31 anni, carichi di eroina: in totale mezzo chilo, opportunamente diviso in 80 ovuli pronti ad essere spacciati, magari anche alla fermata successiva, quella di Arezzo se non si fossero messi di mezzo i militari di Cortona, che erano stati avvisati dai colleghi di Perugia che gli stavano addosso. L’operazione fu movimentata: il 24enne alla vista dei militari provò a darsela a gambe correndo sui binari ma aveva trovato due carabinieri che correvano ben più veloce di lui. Così è finito in manette, anche se poi i due carabinieri riportarono alcune ferite durante l’inseguimento per 7 e 10 giorni di prognosi. Dai due pusher sono poi partiti altri accertamenti fino al blitz di stamani, tra cui nel mezzo c’è anche un sequestro di 13 chili di eroina ritrovati in un furgone che transitava da Perugia in direzione Arezzo sul raccordo autostradale..