“Convegni sul Gender ma servizi sanitari da rivedere”: Agnelli attacca il San Donato. Basanieri risponde: “non sa di cosa parla”

🏥🧑‍⚕️“Convegni sul Gender ma servizi sanitari da rivedere”Mario Agnelli Sindaco contro la ASL Toscana Sud Est, in particolare contro il San Donato di Arezzo. Arriva la risposta di Basanieri (Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana): “non sa di cosa parla”

Mario Agnelli, “Convegni sul Gender ma servizi sanitari da rivedere”

“In provincia di Arezzo quando si vuole risolvere qualche problema della sanità si usa convocare delle tavole rotonde denominati “stati generali della sanità”, in modo che le parole passano e i problemi restano.
Di concreto, e si fa per dire, spuntano anche seminari formativi all’interno della ASL sulla “Medicina di genere, la nuova sfida per una sanità equa ed inclusiva” che si prefigge testualmente di “favorire e consolidare la consapevolezza del ruolo che le differenze di sesso e genere, il gender bias e gli stereotipi di genere hanno nei processi assistenziali, al fine di garantire appropriatezza ed equità delle cure, il contrasto alle disuguaglianze
Riconoscere, includere e valorizzare le diversità all’interno dell’Azienda”.
Forse sarò io quello strano, ma secondo me qui c’è bisogno di servizi sanitari puntuali, non di seminari etici o convegni sui massimi sistemi.”

Basanieri (Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana): “non sa di cosa parla”

Mi dispiace constatare che il Sindaco Agnelli non sappia di cosa parla. L’attenzione alla medicina di genere nasce dalla consapevolezza (scientifica) che i sintomi delle malattie, la cura e la risposta ai farmaci sono diversi tra i generi perché ogni individuo ha caratteristiche fisiche, psicologiche e sociali diverse e queste determinano diversità rispetto alle malattie e disparità nell’accesso ai servizi. La sanità pubblica per essere veramente efficace e per costruire i servizi puntuali che il Sindaco evoca deve necessariamente interrogarsi sulle nuove frontiere delle scienza e dare ai cittadini e alle cittadine le cure più appropriate per tutelare il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione.
Probabilmente è la parola “genere”  che infastidisce ma, come sempre, fa paura ciò che non si conosce o non si vuol conoscere. È più facile fare battute sessiste sui propri social per attirare like piuttosto che provare a comprendere le novità di una sanità che studia, coerentemente e giustamente, come rispondere al meglio ai bisogni di salute della popolazione. Un sindaco per tutelare la salute dei propri cittadini deve pretendere questi momenti di studio e approfondimento da parte dei professionisti della ASL non sottovalutarti o sminuirli