Mammi, il Pd: “Agnelli risponda”

di Partito Democratico
Sulla questione di Mammi il sindaco Agnelli non può pensare di sgusciar via come un’anguilla. È suo dovere dare alcune risposte.
Un suo assessore è stato procuratore in una compravendita di un immobile e di un terreno finiti sotto sequestro. Premesso che non si tratta di un fatto illegittimo ritiene il Sindaco che questo comportamento sia opportuno? Quando nella stessa persona si sommano due ruoli: uno che tutela il pubblico, uno che tutela il privato è bene non confondere i ruoli.
È comprensibile che il comune non abbia esercitato il diritto di prelazione, ma perché ha tenuto la cosa sotto traccia? Nessuno sapeva che quell’immobile era in vendita.
Il terreno in oggetto è stato posto sotto sequestro dalla autorità giudiziaria per una serie di lavori non autorizzati. Tali lavori erano stati segnalati, lo dice il Sindaco, con una lettera anonima. Le lettere anonime sono una pessima consuetudine ma in questo caso, visto che non si trattava di illazioni su persone ma di un fatto facilmente accertabile, come mai il Sindaco non ha allertato i vigili? È stato necessario l’intervento dei carabinieri per porre fine al cantiere abusivo, non ci sembra che il comune abbia fatto una bella figura.
In ultimo il sindaco dichiara di aver incaricato un ingegnere per stabilire se sia stato arrecato un danno al patrimonio pubblico, nella fattispecie al muro di retta del piazzale della chiesa.  Perché non è stato incaricato l’ufficio tecnico senza spendere dei soldi in più?
Se i danni verranno accertati sarà inevitabile che il comune si costituisca parte civile ma la storia non può finire, perché in ogni caso, danni o non danni, il fascicolo penale è aperto. Non ritiene il sindaco che sarebbe oltremodo sconveniente che un suo Assessore difendesse, in qualità di avvocato, gli imputati di un procedimento in cui parte in causa è la pubblica amministrazione?
Da qualunque parte si giri questa non è una bella storia e non bastano un comunicato e un’intervista ad abbuiare tutto.