Picchia la moglie per gelosia. La polizia gli mette il braccialetto antistalking

Nella giornata di ieri 26 gennaio la Polizia di Stato, a seguito di una mirata attività di indagine, ha eseguito un’ordinanza, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Arezzo, con cui è stata disposta la misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa”, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico “antistalking”, nei confronti di un uomo di trentasette anni, ritenuto l’autore di violenze nei confronti della ex compagna.

Le indagini, condotte dalla locale Squadra Mobile diretta dal dottor Sergio Leo, sono partite a seguito di un’aggressione perpetrata dall’uomo nei confronti della donna nel corso della notte di fine anno. In quell’occasione, a seguito di una serata trascorsa a casa di amici, una volta rientrato in abitazione, l’uomo avrebbe violentemente percosso la donna, per futili motivi di gelosia.

In quel contesto la donna, soccorsa dai sanitari, è stata successivamente ricoverata per circa 10 giorni presso l’ospedale San Donato di Arezzo, avendo riportato, a seguito della feroce aggressione, la frattura delle ossa nasali e varie fratture costali.

Le immediate indagini condotte dagli investigatori di Arezzo hanno quindi permesso di ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto quella notte, nonché di verificare che quell’episodio di aggressione fisica si inseriva in un contesto di reiterate violenze, anche di natura fisica.

Il solido quadro probatorio ricostruito ha quindi determinato l’Autorità Giudiziaria procedente ad emettere la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico “antistalking”.

Tale dispositivo, direttamente collegato con la Sala Operativa della locale Questura, permetterà il monitoraggio in tempo reale dei movimenti dell’uomo violento, segnalando qualsiasi tentativo di avvicinamento alla parte offesa.