Cortona, formalizzata la lista “Uniti a sinistra per Cortona”

 

Consolidatasi l’intesa tra i promotori della lista “Uniti a sinistra per Cortona”, tra estate e autunno anche in sortite pubbliche, il 4 dicembre si è costituita formalmente, in Camucia, l’Associazione politica omonima, con l’approvazione dello “Statuto”, del “Codice etico e delle Regole di convivenza”, del “Simbolo” e con l’assegnazione delle cariche sociali. Quanto basta per entrare in competizione tra le liste politiche che parteciperanno alle prossime elezioni amministrative comunali di Cortona, nel 2024. Sarà cura degli organismi eletti, approntare la strategia della Lista: individuando la figura del candidato a Sindaco e dei Consiglieri comunali, elaborando il Programma amministrativo e coordinando iniziative sul territorio. Il particolare momento politico-amministrativo, difficile e controverso, – che da un ventennio sta condizionando negativamente la vita del Comune – ha spinto, una volta tanto, a unificare a sinistra gli sforzi per riportare a Cortona il buon governo della cosa pubblica. Superando appartenenze partitiche, per coloro che le hanno, unendo le loro forze ai tanti cittadini e cittadine che non si sentono più rappresentati da alcun partito, non tanto per spirito di rivalsa ma in spirito costruttivo e innovativo. Basato sulla condivisione di valori e su scelte amministrative che diano il senso di una svolta: nel coinvolgimento della popolazione all’elaborazione d’un programma amministrativo trasparente ed efficiente, dedicato allo sviluppo economico, tecnologico e solidaristico di cui se ne avverte un gran bisogno. Partendo dalle necessità primarie d’una popolazione invecchiata (fragile: per salute, marginalità e povertà) e dando giuste prospettive di sviluppo al sistema economico anche in funzione dell’occupazione giovanile (carente), creando occasioni e spazi di confronto a tutto tondo sulla Cortona del futuro tra tutte le componenti: sociali, economiche e culturali. Dando loro il giusto rilievo, armonizzando gli interessi, attraverso il metodo della partecipazione democratica, superando asfittiche e improduttive logiche dirigistiche dall’alto, povere d’idee e dispersive di risorse finanziarie rare e preziose. Questo, in estrema sintesi, è quanto si legge nei documenti identificativi – che si è data la lista “Uniti a sinistra per Cortona” – testé approvati: Statuto, Codice etico e Regole di convivenza. Le responsabilità, nell’ambito del “gruppo esecutivo” della Lista, attribuite con unanime assenso, sono state così ripartite: presidente Giovanni Castellani; vice presidente Andrea Mazzeo, segretario Walter Tiberi; tesoriere Rossi Lidio, i quali vanno a comporre l’organo direttivo di cui fanno parte anche Gigliola Mari Ida Nocentini e Daniele Monacchini. Esperienze politiche storiche di varia appartenenza, nel variegato mondo della sinistra cortonese, messe a disposizione di quante/i vorranno cimentarsi al cambiamento: dei metodi politici e del governo comunale. Come significativa è stata la scelta di un simbolo non ascrivibile ad alcun simbolo di partito esistente, altrettanto innovativi sono i criteri di selezione a Consiglieri nella Lista: “…dovrà essere data priorità nel coinvolgere persone esterne e nuove per una lista aperta, fatta con la società civile; …occorrerà garantire un’equa ripartizione dei due sessi”; …carattere alternativo e di netta discontinuità rispetto alle maggioranze amministrative degli ultimi 20 anni; …possesso di specifiche e spiccate competenze (turismo, economia, sociale, giuridica, edilizia, ecc.); deve avere rappresentanza territoriale con candidati delle frazioni cortonesi; …possano garantire un buon gradimento degli elettori, evitando nel contempo personalità che presentino spiccate caratteristiche clientelari; diverse età dei candidati; persone impegnate nell’associazionismo; …non devono avere nessuna condanna o procedimento penale in corso per reati contro la persona, il patrimonio e la pubblica amministrazione”. Condizioni confermate e rafforzate nella scelta del candidato a Sindaco che deve essere così com’è descritto: “Diffusamente conosciuto sull’intero territorio cittadino, dimostrare conoscenze amministrative; essere percepito come figura nuova e di netta discontinuità; il primo cittadino deve essere “primus inter pares” tra i componenti della sua maggioranza, garante e promotore del nuovo modo di amministrare, del Codice etico e dell’attuazione del Programma”. Dunque, con il nuovo sindaco, “primus inter pares”, sarebbe dichiarata la fine del periodo dei “sindaci podestà”. Autoritari e autoreferenti, vuoti d’idee sui bisogni della popolazione, più attenti alle clientele che alle domande dei cittadini, chiusi nelle stanze del potere, senza cura del patrimonio pubblico (esempio eclatante ne sono il vecchio Ospedale e l’Ostello, abbandonati a sé stessi), tesi, più che al dialogo civile e costruttivo, a sfidare chiunque la pensi diversamente anche se portatore di interessi reali argomentati e di buon senso.