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All’opera i giovani peer education del progetto “Rioni, ragazzi e decoro urbano”

Tre squadre di giovani rionali che hanno partecipato al corso tenuto in collaborazione con l’Associazione DOG, sono scese in campo prestando attivamente servizio come operatori di strada nelle serate pre-palio organizzate dai terzieri della città

Per i giovani castiglionesi che hanno partecipato al progetto “Ragazzi, Rioni e decoro urbano” è giunto il momento di scendere in campo, proprio nel momento più caldo e sentito dell’anno. Selezionati dagli stessi Rioni a cui appartengono, i partecipanti al Corso da Peer Educator tenuto in collaborazione con l’Associazione DOG, stanno prestando attivamente servizio nel corso delle serate messe in calendario dai singoli terzieri nei giorni che precedono l’edizione 2023 del Palio dei Rioni.

Tre le squadre che stanno presenziando con successo agli eventi: al loro interno, ciascuno per il proprio Rione, un bel numero di ragazzi e ragazze che stanno lavorando in qualità di operatori di strada. Un lavoro che, nell’ambito di quella che viene comunemente definita “movida”, consiste in un’attività non invasiva di osservazione, mappatura e contatto con il mondo giovanile, proprio nei luoghi di maggior frequentazione ed aggregazione. Gli interventi messi in campo sono, infatti, mirati alla sensibilizzazione e all’informazione per la prevenzione di fenomeni quali l’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti e dei conseguenti rischi alla guida.

“Per la realizzazione del progetto, i tre Rioni hanno messo a disposizione non solo le loro sedi per gli incontri del corso, ma anche risorse per così dire umano, dal momento che i ragazzi oggi diplomatisi Peer Educator sono stati tutti selezionati al loro interno – dichiara l’assessore alla Pubblica Sicurezza e al Terzo Settore, Chiara Cappelletti – Così facendo, i terzieri hanno ancora una volta dimostrato che quello rionale non è affatto un ambiente malsano o diseducativo, bensì un contesto in cui si formano legami forti e appassionati, capaci di promuovere uno spirito di sana di aggregazione e di attaccamento alle proprie radici e al proprio territorio che funge da stimolo per impegnarsi nella cura della propria città e nel rispetto delle norme di educazione civica. Il tutto in una realtà, quella castiglionese, in cui il Rione Cassero, il Rione di Porta Romana ed il Terziere di Porta Fiorentina restano interdipendenti tra loro, con quella punta di sano antagonismo che porta a una crescita di cui beneficia, di riflesso, tutta la comunità.”