Al via un nuovo anno scolastico ma è caos graduatorie. La situazione in provincia di Arezzo

“Restano ancora molti posti vacanti, specie dei professori di sostegno”. Lo ha dichiarato Alessandro Artini, presidente dell’associazione presidi della Toscana, questa mattina ai microfoni del TGR Toscana. Manca sempre meno all’inizio di un nuovo anno scolastico ma è caos nelle graduatorie ad Arezzo: mancano ancora molti professori all’appello.  Insomma, a breve suonerà la prima campanella ma ancora si ripropone quello che “è un problema che si ripropone a livello decennale” per dirlo con le parole di Artini.

Allarme lanciata anche dal comitato precari di Arezzo che, in una nota stampa, evidenzia le problematiche: “dal mancato aggiornamento delle graduatorie e la conseguente pubblicazione, alla mancata pubblicazione delle disponibilità di cattedre nelle scuole fino all’ assegnazione e pubblicazione di cattedre senza la completa correzione e aggiornamento dei punteggi”.

Inoltre, prosegue il comunicato “l’ assegnazione delle cattedre ha utilizzato uno strumento che complica tutto e rende tutte le procedure ancora più intricate. Ci è stato chiesto di inviare entro 31 maggio 2022 i documenti che attestassero i nostri punteggi al fine di aggiornare le graduatorie. Durante il mese di agosto 2022 l’USP di Arezzo ha pubblicato una graduatoria con centinaia di errori (punteggi non assegnati, punteggi assegnati indebitamente e punteggi errati) per i quali ci hanno chiesto di fare tramite email/PEC un reclamo scritto che non è stato considerato poiché le graduatorie non sono state corrette e poi ripubblicate”.

Poi conclude, “abbiamo dovuto compilare una lista di  scuole per le assegnazioni delle supplenze totalmente alla cieca, senza sapere come e quali fossero i nostri punteggi e le nostre posizioni nelle graduatorie, utilizzando un sistema che segue un algoritmo e non garantisce nessuna trasparenza e correttezza  nelle assegnazioni. Uno strumento che va totalmente abolito. Molte persone si sono ritrovate escluse dalle assegnazioni delle cattedre e addirittura si sono viste passare avanti altri candidati che avevano posizioni molto inferiori nella graduatoria. Molti colleghi e colleghe hanno cercato invano di contattare
l’USP. Questa è amministrazione pubblica e tale deve essere, le graduatorie devono essere aggiornate e pubblicate adesso e prima delle assegnazioni, non tenute nascoste”.

E infine, lil comitato lancia un appello, “Spero che le nostre voci possano essere ascoltate perché qui c’è di mezzo non solo il nostro lavoro, i nostri diritti e la nostra dignità, ma anche il futuro dei nostri figli che si ritrovano sempre più spesso senza insegnanti e cattedre vacanti con un susseguirsi di supplenti”.