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Cristiano Rossi sarà il candidato per il collegio uninominale di Arezzo per la lista “Unione Popolare”

“Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri”, cita Gaber il preside-maestro Cristiano Rossi per annunciare la sua candidatura nel collegio uninominale di Arezzo per la coalizione di sinistra “Unione Popolare con De Magistris”

Maestro, dirigente scolastico, musicista, presidente della Fraternità Federico Bindi, Cristiano Rossi, 48 anni, ha scelto di aderire al progetto Unione Popolare di Luigi De Magistris, sostenuto da Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Potere al popolo, ManifestA e DeMa.

Di seguito il comunicato di Rossi:

“Sposato con Rosy ho due figli, Gianmaria e Francesco. Sono stato maestro elementare per 20 anni ad Arezzo, nella scuola primaria di Giovi, dirigente scolastico prima a Carrè ed Asiago, in provincia di Vicenza e, attualmente, a Lucignano, in provincia di Arezzo. Sono presidente della Fraternità Federico Bindi Onlus, associazione che si occupa di senza tetto e persone in difficoltà. Suono nella band multietnica Italo/libanese/palestinese Kabìla. Sono stato consigliere comunale ad Arezzo dal 1995 al 1999 come indipendente nel Pds e poi dal 2006 al 2010 come indipendente per Rifondazione Comunista”, dice Rossi.

“Ringrazio tutti coloro che hanno riposto fiducia nella mia persona, candidandomi come rappresentante della coalizione di sinistra Unione Popolare. In questi anni sempre più cittadini hanno perso fiducia nella politica, non sentendosi più rappresentati da partiti ormai omologati su posizioni più o meno simili tra loro. Il nostro obiettivo è quello di realizzare l’unità di tutte le forze politiche e i movimenti a sinistra del PD. Questo è lo spirito civico e di sinistra che muove questa lista, guidata da Luigi De Magistris che, a Napoli, in maniera totalmente inaspettata, è riuscito a vincere per ben due volte contro PD, M5S e destre mettendo insieme una lista civica e di sinistra.”

Un Parlamento diverso è, quindi, possibile!

Chiediamo ai nostri concittadini di darci fiducia. lo chiediamo ai tanti, orfani ormai, da molti anni, di una sinistra forte e coesa. Sappiamo bene che molti cittadini non credono più nella politica: vogliamo provare a ridare speranza anche a queste persone, a chi non andrebbe a votare, a chi vorrebbe astenersi nuovamente dal loro diritto al voto.

Ci sono temi che mi stanno particolarmente a cuore e su cui credo di poter offrire un contributo utile, a partire dalla scuola, luogo in cui lavoro da oltre 20 anni, prima come docente e oggi come preside, le politiche sociali e dell’inclusione, forte dell’esperienza maturata nell’attività che ho realizzato con l’associazione di volontariato di cui sono presidente, aiutando senzatetto e persone in stato di bisogno, le politiche ambientali e di efficientamento energetico, la pubblicizzazione dei beni comuni, il pacifismo, mai così necessario come oggi, che pone le sue basi sulle mie convinzione etiche e religiose e sulla scelta di essere obiettore di coscienza.

C’è una frase di Giorgio Gaber, tratta da un suo celebre monologo, a cui sono particolarmente legato e che rappresenta un po’ l’etica che vorrei guidasse sempre l’azione politica e civica di tutte le cittadine e i cittadini:

“Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri”.

Oggi, forse, quello che maggiormente manca nella politica è proprio il recupero della solidarietà, della condivisione, del rispetto, dell’accoglienza. Non voglio che i miei figli vivano in un mondo in cui regni egoismo e individualismo: desidero lasciare loro un mondo in cui ci si prenda cura gli uni degli altri.”