fbpx

Arezzo, barista col vizietto dello spaccio arrestato. Teneva le dosi di coca in frigo

Nel pomeriggio di ieri equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Squadra Mobile della Questura di Arezzo, con il concorso di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e dell’Unità Cinofila di Firenze, hanno svolto dei servizi mirati al contrasto dei reati in materia di stupefacenti soprattutto nella zona Saione, Campo di Marte e Dante. Nell’ambito dei servizi sono stati controllati locali pubblici, parchi e la zona della stazione ferroviaria, consentendo l’arresto di una donna titolare di un bar zona Dante. Troppo sospette erano infatti divenute le frequentazioni di questo bar al “Villaggio Dante” per passare inosservate agli occhi degli agenti della Squadra Mobile. Gli investigatori infatti avevano oramai accertato che i “clienti”, molti dei quali conosciuti come assuntori di stupefacenti, entravano nell’esercizio commerciale e uscivano dopo pochi istanti senza aver consumato niente. Anomali erano anche gli orari di apertura del bar che solitamente rimaneva chiuso tutta la mattina per aprire alle prime ore del pomeriggio, facendo così sospettare che i veri introiti non provenissero propriamente da panini o bevande ma da altro. Così nel pomeriggio di ieri è scatto il blitz: gli agenti opportunamente dislocati nella zona notavano un ragazzo entrare nel bar e uscire pochi istanti dopo senza aver bevuto nemmeno un caffè; prima di uscire inoltre veniva chiaramente notato mentre nascondeva qualcosa all’interno dei pantaloni. Il giovane veniva quindi seguito e fermato poco dopo accertando che all’interno dei pantaloni aveva occultato una dose di cocaina da 0,5 grammi. Il ritrovamento ha quindi confermato tutti i sospetti, rendendosi necessaria l’immediata perquisizione del bar. Il controllo degli agenti permetteva di trovare dentro il frigobar del bancone, occultate dentro una confezione in plastica di un succo di frutta, ulteriori 15 dosi di cocaina confezionate con le medesime modalità di quelle trovate al ragazzo, mentre altre due “palline” di cocaina venivano rinvenute sotto un incavo di un tavolo posto nel retro del bar. La perquisizione domiciliare, infine, permetteva il sequestro di altre 10 dosi di cocaina, anche queste nascoste nel frigorifero dentro una confezione in plastica di yogurt, e di circa 3000 euro in contanti suddivisi in banconote di vario taglio.
Per la donna, 46 anni e con precedenti di polizia specifici, è quindi scattato l’arresto per detenzione e spaccio di stupefacenti e verrà sottoposta a giudizio direttissimo nella giornata odierna.