L’attività fisica adattata (AFA) è un’attività non sanitaria, svolta in gruppo, che ha l’obiettivo di fornire, attraverso l’attività motoria, il rafforzamento delle ossa e dei muscoli per aumentare l’agilità. Lo scopo è anche quello di modificare lo stile di vita della popolazione adulta e anziana per prevenire i danni legati alla sedentarietà. I corsi sono rivolti sia alle persone con sindromi dolorose come osteoporosi e artrosi, sia alle persone che soffrono di disturbi neuromotori.
Il corso AFA che si svolge nella palestra comunale di Marciano della Chiana è tenuto da ben tredici anni da Nada Izzotti, fisioterapista, la quale ci sottolinea che i corsi coinvolgono circa 100 persone: «c’è una grande risposta da parte dei cittadini, soprattutto grazie all’amministrazione comunale che quest’anno, per la prima volta, ha messo la palestra a disposizione gratuita.
Questo ha permesso di abbassare i costi di iscrizione: chi frequenta il corso paga una cifra che oscilla tra i 25 e i 30 € al mese per otto lezioni di un’ora, mentre negli anni precedenti, dovendo pagare la struttura, anche la tariffa di chi partecipava era più alta». Come in tante altre attività, anche in questa, c’è stato uno stop legato all’emergenza pandemica, «ci siamo fermati solo un paio di mesi durante il lockdown iniziale, dal momento in cui ci hanno detto che potevamo ripartire non ci siamo più interrotti; l’ambiente è molto grande e ci permette di consentire un distanziamento assicurato. Comunque, nel periodo di quarantena, i corsi sono stati fatti online per continuare a supportare le persone, aiutandole a prendersi cura di sé, anche tra le mura domestiche».
Il corso AFA era rivolto anche ad un gruppo di giovani, soprattutto ai ragazzi delle scuole medie e superiori, «ci siamo fermati con il covid e con loro abbiamo fatto fatica a ripartire, tuttavia non escludiamo la possibilità di tornare ad organizzarci anche con i ragazzi, magari in primavera».
Chiara Sciarri
foto di Giulia Barneschi