Cresce la filiera di produttori di nocciole in Toscana, grazie al lavoro della Cooperativa Co.Agri.A, adesso l’asticella aumenta a 1200 ettari. È il segno delle buone prospettive che questo tipo di produzione assicura agli agricoltori ed è in arrivo un bando di filiera con risorse dal Pnrr.
L’agricoltura Toscana guarda sempre con maggiore favore alla filiera del nocciolo. Da tre anni a questa parte è ormai radicata nel territorio l’esperienza portata avanti dalla Cooperativa Co.Agri.A (Consorzio Agricoltori Aretini) che ha sottoscritto con la Ferrero un contratto di filiera per fornitura di nocciole.
L’importante industria dolciaria lavora materie prime «made in Tuscany» grazie all’opera di decine di agricoltori che attualmente sfruttano circa 250 ettari nella Valdichiana. Ora però l’asticella viene alzata e gli obiettivi si fanno più ambiziosi. Infatti la cooperativa presieduta da Angiolino Mancini ha da poco organizzato una serata per fare il punto della situazione e rilanciare.
«L’obiettivo – dichiara Mancini – è quello di raggiungere una produzione di nocciole su 1200 ettari nella nostra regione. Le condizioni del nostro contratto sono particolarmente favorevoli e garantiscono redditività oltre al fatto di metterci in collegamento diretto con la più importante realtà alimentare italiana. Alcuni giorni fa abbiamo organizzato un meeting con gli associati della cooperativa, abbiamo avuto modo di conoscere una linea di biostimolanti di nuova generazione prodotta dalla ditta Scam. Si tratta di un potenziale alleato per i nostri partner che vogliono migliorare la produzione di nocciole nel pieno rispetto dell’ambiente».
Ma le novità non finiscono qui perché Co.Agri.A è pronta ad approfittare del bando collegato al Pnrr per lo sviluppo delle filiere agroalimentari. Si tratta di un’opportunità interessante per i produttori che la cooperativa aretina vuole cogliere in modo da migliorare i processi produttivi e investire in qualità e tutela dell’ambiente.