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Arezzo, grazie alla Chimera Nuoto la piscina comunale può riaprire. Sarà questa associazione a controllare i greenpass

Nuova ordinanza del sindaco Alessandro Ghinelli, a distanza di 22 giorni dalla precedente, con oggetto la piscina comunale: trova così compimento una soluzione che prevede la sua parziale riapertura.
Come noto, quanto disposto dal primo cittadino in data 18 gennaio aveva preso le mosse dalla combinazione di due fattispecie: il mancato rispetto del quadro normativo in vigore da parte del gestore della struttura sportiva e la nota della Asl Toscana sud est che certificava la sussistenza di “aumentato rischio di contagio” in assenza di controllo della certificazione verde obbligatoria.
A dare una svolta ha contribuito la richiesta, pervenuta al Comune, dell’associazione sportiva dilettantistica Chimera Nuoto, che ha in concessione l’uso degli spazi acqua all’interno dell’impianto e che si è detta disposta, nei giorni e negli orari in cui li utilizza, a provvedere direttamente alla verifica della suddetta certificazione, per consentire la prosecuzione dell’attività.
Il sindaco ha preso atto della disponibilità e conseguentemente adottato l’ordinanza, la 3 del 9 febbraio: dunque, nei giorni e negli orari di utilizzo della piscina di via Gramsci da parte di Chimera Nuoto, è prevista l’apertura al pubblico con la prescrizione che l’associazione sportiva effettui i controlli richiesti dal decreto legge 221 del 24 dicembre 2021 e consenta l’accesso esclusivamente ai possessori di green pass.
Al di fuori di queste fasce giornaliere e orarie, resta confermata la chiusura al pubblico del complesso sportivo polifunzionale fin quando il gestore comunicherà al Comune, alla Prefettura e all’Asl Toscana sudest dipartimento di prevenzione, l’attivazione dei controlli obbligatori sopra ricordati.

“Intendo ringraziare per questo epilogo – ha dichiarato il sindaco Alessandro Ghinelli – l’assessore Scapecchi, la polizia locale che ha sempre esercitato i necessari controlli e verificato il mancato rispetto delle norme sul green pass e Chimera Nuoto che si è impegnata nella direzione auspicata. Rimane aperta una posizione non propriamente cristallina, quella che fa capo al gestore, ma possiamo intanto annunciare una notizia positiva, per quanto questa soluzione sia necessariamente temporanea”.
E il comandante Aldo Poponcini ha subito tenuto a precisare, a proposito di controlli, che non per questo verranno sospesi.
“Estendo i ringraziamenti – ha proseguito l’assessore Federico Scapecchi – ai bambini, ai ragazzi e agli sportivi che hanno manifestato grande pazienza dopo avere subito la chiusura del loro impianto. E sottolineo ‘loro’ perché quella di cui stiamo parlando è la struttura sportiva di 100.000 aretini e non di una persona soltanto. Alla luce di quanto affermato dal presidente di Chimera Nuoto posso dire che non ci saranno istruttori privi di green pass in quanto i controlli saranno estesi a tutti”.
Il presidente di Asd Chimera Nuoto Massimo Coli, impossibilitato a partecipare alla conferenza stampa ha infatti chiarito: “la Chimera Nuoto, a norma di Statuto, ha lo scopo di favorire la diffusione e la pratica del nuoto e per assolvere a questi principi ha ritenuto di dover impegnarsi per far continuare i propri atleti ad allenarsi. A seguito di questa motivazioni come presidente della Chimera Nuoto, mi sono assunto l’impegno, peraltro alquanto oneroso, di controllare, personalmente o con addetti della società, che tutte le persone che partecipano alle attività sociali, atleti, utenti e personale, siano in possesso dei requisiti previsti dalle attuali disposizioni di legge per accedere all’impianto. Tutto questo nell’intento di agire al meglio per l’associazione che rappresento, sempre e comunque nel rispetto delle convenzioni in essere”.
Si puntualizzano infine due aspetti: il dpcm 21 gennaio 2022 ha confermato che le piscine rientrano nell’elenco dei luoghi e delle attività per i quali è necessario il green pass “rafforzato” (con vaccino o guarigione da Covid); restano dispensati dall’obbligo di certificazione i bambini sotto i 12 anni e le persone esenti per motivi di salute sulla base di idonea certificazione medica.