Se questo è un bambino, il presepe del Calcinaio ha un messaggio sul dramma dei piccoli migranti

Un presepe per non dimenticare la tragedia dei bambini migranti, il dramma delle famiglie al confine fra Bielorussia ed Europa, come quello di tante persone e dei loro piccoli in cerca di umanità e di un futuro migliore. Mercoledì 22 dicembre alle 11 la presentazione.

“Per questo – scrive la parrocchia del Calcinaio – quest’anno al Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio, si potrà ammirare il nostro presepe che, bando ad ogni poetico fiocco di neve e volo di angeli, richiama alla realtà dei nostri giorni: un bambino rinchiuso dentro il filo spinato, un bambino senza volto.
L’installazione è opera dell’artista e scultore Antonio Massarutto. Chi la visiterà, sarà invitato anche ad un piccolo gesto che buchi il velo di nebbia del qualunquismo che avvolge il nostro Natale, offrire materiale nuovo, calzini di cotone e di lana, materiale igienico, garze autochiudenti che saranno fatti pervenire a Linea d’Ombra ODV di Trieste, i cui responsabili, Lorena Fornasir e il marito Gian Andrea Franchi, assieme a tanti volontari, accolgono, curano, alleviano le sofferenze dei profughi e non si stancano di denunciare la disumanità della Fortezza Europa. Lo fanno anche per noi, al posto nostro, ma chi si sente rappresentato e vuole dare forza all’idea può contribuire con il piccolo gesto proposto, che può anche diventare grande, secondo quanto si dilata il cuore. Questa sarà la nostra “luce verde” che accenderemo per dire “noi ci siamo e ci mettiamo dalla parte della disperata speranza”.
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