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Valtiberina, negli ultimi due mesi sono state 22 le denunce per truffa

Nell’ultimo bimestre i Carabinieri della Compagnia di Sansepolcro, al termine di approfonditi accertamenti investigativi, hanno denunciato ben 22 persone per truffe, frodi e delitti commessi mediante mezzi informatici.
I militari dell’Arma biturgense, a conclusione degli accertamenti effettuati a seguito delle numerose denunce sporte dai residenti della Valtiberina, hanno aperto numerosi fascicoli presso la Procura aretina, spesso su indagati già noti alle forze dell’ordine per reati specific,i ma anche su nomi del tutto nuovi e talvolta anche di giovanissima età, sia italiani sia stranieri.
Ciò che invece non cambia quasi mai è la dinamica degli eventi denunciati.
Parte tutto da un annuncio online per la messa in vendita degli oggetti più svariati a prezzi che oggettivamente sono davvero appetibili: attrezzature sportive, musicali, per il bricolage, il giardinaggio e addirittura automobili.
Le vittime interessate all’acquisto, dopo aver contattato il venditore che le rassicura sui materiali e addirittura sulla garanzia, vengono invitate a recarsi presso uno sportello bancomat con in mano la propria carta di credito con circuito elettronico. A quel punto gli vengono date le istruzioni per eseguire il pagamento, cioè vengono materialmente pilotati sui vari passaggi e codici da digitare, passo per passo venendo rassicurati su una spedizione che non avverrà mai.
In alcuni casi, addirittura, dopo avere eseguito la ricarica della carta in uso al truffatore, le ignare vittime vengono anche ricontattate facendogli credere in un ripensamento alla vendita con relativo rimborso di quanto già pagato.
Invece si tratta di una truffa nella truffa: invitati a recarsi di nuovo allo sportello bancomat, l’operazione di restituzione del denaro si rivela essere l’ennesima ricarica con sottrazione di denaro ai danni del malcapitato. Quelli che sembravano onesti venditori si sono ovviamente poi resi irreperibili alle vittime.
Non sono, invece, riusciti a sottrarsi alle indagini condotte dai Carabinieri, che a Sansepolcro, solo nell’ultimo bimestre, hanno scoperto e denunciato alla magistratura inquirente ben 10 truffe per un ammontare di circa 15.000 euro, tolti alle tasche dei cittadini dell’Alta Valtiberina stando comodamente seduti in poltrona, davanti ad un computer e al telefono.
Il fenomeno, purtroppo visto anche il periodo pandemico, in zona è quello che tra tutti i reati ha avuto un maggiore incremento.
L’Arma dei Carabinieri invita a porre la massima attenzione, innanzitutto ai siti dove si effettuano gli acquisti, diffidando dal cosiddetto “affare”: generalmente i prodotti di ingente valore e pubblicati con tariffe molto inferiori al prezzo di mercato devono far sorgere qualche dubbio. È opportuno rivolgersi sempre a quei siti di shopping online che siano in grado di fornire evidenti garanzie sull’origine dei prodotti e che utilizzano metodi di pagamento tracciabili, con possibilità di rimborso automatico in caso di mancata ricezione del bene acquistato.
È consigliabile acquistare, preferibilmente, con carte di credito ricaricabili per limitare i danni.
Per altri utili consigli, l’Arma dei Carabinieri ha messo a disposizione una pagina del proprio sito internet appositamente dedicata e facilmente consultabile al seguente link:
http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/internet/i-rischi-dell’e-commerce