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Roccia, baseball, pallanuoto e atletica. Quelle discipline popolari ma «senza casa» in Valdichiana

Nel 1964 uscì nelle sale un film che molto presto verrà considerato un cult per gli amanti della commedia e del romanticismo. «Lo sport preferito dall’uomo» narra delle disavvanture di un giovane scrittore che per vivere si ritrova a scrivere libri sull’arte dello sport della pesca, anche se in realtà lui non sa neanche come si tiene una canna da pesca tra le mani o come si catturi un pesce di fiume con il cestello. Fatto sta che lui stesso nel corso del film, oltre ad innamorarsi, riesce a diventare un ottimo pescatore e a ricevere l’incarico che tanto aveva agognato. 

Ma, a dirla tutta, di quale sport avrebbe parlato lo scrittore sopra citato, se si fosse trovato ai giorni nostri? In questi mesi abbiamo trattato di un sacco di sport nella nostra rubrica, dal padel, ultimo arrivato, al rugby, molto conosciuto nelle nostre zone. Ma gli sport non finiscono di certo qui. Infatti, anche se nel nostro territorio sono solo poco conosciuti, si ha comunque l’opportunità di vederli alla tv, magari durante le olimpiadi o quando si va in villeggiatura sulle Dolomiti. In queste pagine vogliamo citare alcune discipline popolari, ma senza casa alle nostre latitudini e ringraziamo i testimonial. Molto spesso, quando ci si trova in zone con vette maestose, capita di vedere, appesi alle rocce, dei novelli esploratori pronti a conquistare la vetta. L’arrampicata su roccia [nelle foto qui in basso Giacomo Petrucci e Francesco Santeramo] non è uno sport così semplice come appare, anzi. Serve molto allenamento e preparazione, ma soprattutto, molta attenzione a dove si mettono le mani e i piedi! 

Poco sopra ho accennato agli sport olimpici, come possono essere, ad esempio, la pallanuoto [nella foto sopra Marco Petrucci], è uno sport di squadra di altissimo livello, in quanto i giocatori sono messi costantemente sotto sforzo fisico. Infatti un atleta, durante una partita, esegue con un ritmo veloce, sia fasi di accelerazione che di decelerazione, nonché cambi di direzione e gesti tecnici che richiedono: precisione, potenza e freddezza. 

Ovviamente, quando si accenna alle olimpiadi, non può venire meno l’arte dell’atletica [nella foto qui sopra il «prof» Vittorio Polvani]. Praticata già nell’antica Grecia, è sempre stata vista e seguita con una passione maggiore. Come la marcia, il salto in alto, la corsa o il lancio del martello. Infatti, in particolare l’atletica leggera, è costituita da 4 fondamenti: camminare, correre, saltare e lanciare.

Anche un altro sport, del tutto Made in USA, è sbarcato in Italia già da qualche anno: il Baseball! Tradotto in italiano vuol dire letteralmente «palla base» ma non rende neanche l’idea dello sport che è in realtà. Anche se a livello amatoriale si sono create già alcune squadre. Ma c’è da fare una distinzione, infatti, seppur simili, questo sport si divide in due fazioni: il softball e il baseball [nella foto sopra Stefano Duranti Poccetti]. Ovviamente sono distinte in quanto nella prima disciplina la palla è più piccola e cambia la tipologia di tiro «dal monte»,così chiamato in gergo, che differisce nel tirare la palla da sotto anzi che da sopra. In Italia, è stato accolto a braccia aperte e già si disputano diversi tornei, soprattutto nel nord Italia e nel Lazio.

Come si può notare anche dalle foto di Giulia Barneschi, la passione per questi sport c’è ed è tanta e come disse Eleanor Roosevelt «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni». 

Martina Concordi