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Nuove Acque presenta il progetto di ammodernamento dell’impianto di depurazione del Casolino

Il progetto, diviso in tre step, partirà nelle prime settimane di luglio e si concluderà a fine 2023 Saranno investiti complessivamente 13 milioni di euro.
Arezzo, 6 luglio 2021 – Nuove Acque, il gestore del servizio idrico della provincia di Arezzo e parte della provincia di Siena, ha presentato il nuovo progetto relativo all’impianto di depurazione del Casolino per cui è previsto un investimento di 13 milioni di euro. Il progetto, che partirà agli inizio di luglio, è divisto in tre step.
Il primo step riguarda l’ammodernamento del cosidetto sistema dei digestori anaerobici, il secondo la copertura delle vasche e l’installazione del sistema di trattamento odori e, infine, il terzo interessa il nuovo impianto di essiccamento fanghi. Il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2023. Grazie a questo intervento si avranno un efficientamento dell’impianto, minori emissioni odorigene oltre che miglioramenti dal punto di vista ambientale per tutta l’aria circostante, grazie anche al minor numero di mezzi pesanti che circoleranno sulle strade una volta terminati i lavori che consentiranno una ancora miglior gestione nel trattamento dei fanghi.
“Questo progetto – ha dichiarato Paolo Nannini, presidente di Nuove Acque – è molto importante per il territorio e per il comune di Arezzo con il quale abbiamo in questi anni costantemente lavorato per trovare una soluzione che consentisse di andare incontro alle esigenze dei cittadini e allo stesso tempo portasse un miglioramento complessivo nel trattamento dei reflui. L’impianto esistente, è corretto sottolinearlo, è a norma e rispetta tutte le regole in tema di smaltimento dei reflui e dei fanghi, così come dimostato da tutte le analisi e le verifiche svolte da enti terzi. Proprio per l’attenzione che Nuove Acque ha per il territorio – ha infine concluso il presidente – abbiamo voluto fare un ulteriori investimenti che andassero a mitigare una problema segnalato dai cittadini”.
“Il trattamento delle acque reflue – ha dichiarato Francesca Menabuoni, amministratore delegato di Nuove Acque – è una parte fondamentale del ciclo integrato dell’acqua senza il quale non si potrebbe restituire all’ambiente acqua trattata e pulita. L’investimento che presentiamo oggi è realizzato con fondi propri dell’azienda e avrà il duplice vantaggio di migliorare l’efficienza dell’impianto e mitigare gli odori provenienti da esso in alcuni momenti della giornata nel periodo estivo. La scelta di procedere all’ammodernamento dell’impianto – ha concluso l’AD – è nel solco delle nostre politiche aziendali sempre rivolte all’efficentamento tecnologico e al miglioramento dell’impatto ambientale delle nostre attività sul territorio”.
I lavori partiranno all’inizio di luglio con il primo step che riguarderà l’attività di revamping dei due digestori anaerobici che hanno il compito di iniziare il trattamento delle acque reflue e la trasformazione dei fanghi. Questo intervento avrà la durata di dodici mesi e porterà i primi concreti miglioramenti all’impianto.

Il secondo step più complesso, ancora in fase di autorizzazione, riguarda la copertura delle vasche e l’installazione dell’impianto di trattamento odori. Grazie a questo intervento ci sarà un abbattimento delle emissioni diffuse grazie anche al collegamento diretto con il nuovo impianto che, una volta entrato in funzione e collegato a tutte le sezioni della struttura, mitigherà parte dei problemi odorigeni segnalati.
Il terzo lotto dei lavori, che dovrebbe vedere la conclusione dell’iter autorizzativo entro il primo semestre del 2022 per consentire il completamento totale del progetto alla fine del 2023, riguarda l’ impianto di essiccamento di nuova generazione che verrà installato e che consentirà un miglioramento nel trattamento dei fanghi oltre che una diminuzione dei costi. Il nuovo essiccatore consentirà infatti di lavorare un maggior quantitativo di fanghi, sempre proveniente dal territorio, garantendo così una netta diminuzione dei mezzi pesanti che oggi lo attraversano per portare fuori regione i fanghi che l’impianto non può trattare e riducendo così le emissioni causate dal trasporto di questa tipologia di rifiuti che una volta sottoposti a processo di essiccazione diminuiranno il loro volume.
Una volta terminata l’installazione l’essiccatore verrà collegato all’impianto di trattamento odori portando alla mitigazione delle emissioni odorigene dell’impianto.
In attesa della conclusione dei lavori, nei prossimi anni, Nuove Acque in accordo con l’amministrazione comunale continuerà a monitorare regolarmente eventuali emissioni che si registrano in alcuni periodi dell’anno, principalmente d’estate, e sono limitate alle ore serali.
Il ruolo di un impianto di gestione dei fanghi non è secondario nella filiera di trattamento dei reflui: l’essiccatura, infatti, garantisce l’ottimizzazione dei conferimenti in discarica, grazie alla riduzione della massa dei fanghi, e allo stesso tempo ne permette lo smaltimento anche tramite compostaggio e riutilizzo in agricoltura. Il processo di stabilizzazione assicura così un ritorno importante in termini di salvaguardia ambientale.