Quando una persona ci lascia per sempre le campane lo annunciano suonando “a morto”: uno scampanio mesto e prolungato che avvisa la comunità della scomparsa. E quando nella comunità arriva una nuova vita, che si fa? A Castiglion Fiorentino le campane suonano di nuovo, “a festa” però. D’ora in avanti i rintocchi si leveranno alti dal campanile della Torre del Cassero ogni volta che i genitori comunicheranno all’ufficio anagrafe del comune una nuova nascita. “Vuole essere un inno alla gioia per i neo nati di Castiglion Fiorentino” ha commentato stamani il sindaco Mario Agnelli. Per l’occasione è stata creata una nuova melodia da Gabriele Gallorini, castiglionese doc, campanaro di professione come suo padre.
Da oltre 50 anni la famiglia Gallorini fa suonare le campane delle chiese della Toscana, tra queste anche della frazione aretina Puglia dove si trova una delle campane più antiche d’Italia, e della vicina Umbria ed Emilia Romagna. Nell’ultimo quinquennio si sono registrate un centinaio di nascite all’anno. “Bisogna essere positivi, e le campane a festa vogliono essere un segno di speranza alla vita. Nell’era delle nuove tecnologie, da oggi, a Castiglion Fiorentino, abbiamo adottato questo nuovo metodo di comunicazione, la comunicazione della vita” ha concluso il sindaco Agnelli.