Gattini, arredi e TV ai nonni. Tante novità alla RSA Arrighi-Griffoli di Lucignano

Una ripartenza all’insegna di nuove emozioni, nuovi strumenti e tanta generosità per l’Arrighi-Griffoli di Lucignano.

A metà maggio sono arrivati Giuliano e Dora, due gattini che subito sono stati accolti con cure amorevoli ed enorme gioia dagli ospiti della RSA. I nostri anziani hanno quindi dato il via ad un nuovo progetto di cura che siamo sicuri apporterà nuovo vigore fisico, mentale, emozionale, e li vedrà partecipare attivamente nell’accudimento dei cuccioli.

Ad inizio Giugno, l’amministrazione comunale ha consegnato alla struttura nuovi tavole e sedie per creare delle postazioni dedite ad accogliere i parenti in visita nella bellissima terrazza panoramica. In tal modo, sarà valorizzato il momento dell’incontro in massima tranquillità, comodità e sicurezza.

È ripartito poi, dopo oltre un anno di stop forzato, il progetto “C’era una volta una piantina di Pomodoro”. L’Iniziativa, che va ben oltre l’orticoltura condivisa tra età differenti, è portata avanti da anni grazie alla collaborazione della “Arrighi-Griffoli” e il nido d’infanzia “Il Grillo Parlante”. Nella prima settimana del mese, i bambini, tramite le educatrici del nido, hanno recapitato ai “nonni” e alle “nonne” un orto in cassetta mentre questi ultimi hanno regalato caramelle e piantine di fragole a tutti i bimbi e le bimbe del nido.

Per di più, L’Avis Lucignano, ha consegnato in dono lo scorso sabato un televisore ed un deambulatore . Un gesto di grande generosità e premura che è stato accolto con gaudio dagli ospiti, il personale e tutta l’amministrazione.

“Amore e forte senso di appartenenza verso la propria comunità. Questo è quello che emerge da questi gesti. Ciò non traspare solo dall’impegno dell’amministrazione Comunale nei confronti della nostra RSA, ma anche dall’operato di associazioni quali l’Avis Lucignano, la cooperativa Progetto 5 che gestisce il nido d’infanzia “IL Grillo Parlante” e la KCS che gestisce, appunto, la Arrighi-Griffoli. Lo scambio generazionale tra bambini e anziani, il naturale piacere scaturito dall’accudimento, l’emozione di ricevere dei doni inaspettati: tutto questo ci fa sentire meno lontani in una realtà che ci vede forzatamente distanti, speriamo, ancora per poco.”