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Premio Semplicemente Donna, storie esemplari di forza e di coraggio. Cronaca della ottava edizione

Storie esemplari, momenti di intensa emozione e profondi messaggi di speranza: si è conclusa con grande successo l’VIII edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna che, giovedì 10 e venerdì 11 giugno, ha portato a Castiglion Fiorentino il vissuto di donne, uomini e realtà, schierati in prima linea nella battaglia contro la violenza, l’odio e la discriminazione di genere. Modelli di impegno sociale e civile che, attraverso le loro testimonianze, hanno aperto una finestra su esperienze di estrema sofferenza, ma anche di servizio, coraggio e realizzazione, dimostrando come sia possibile operare, ciascuno nella propria sfera d’azione, a favore di un più concreto cambiamento culturale.

“Abbiamo vissuto due giorni intensi che ci hanno arricchito da un punto di vista emozionale e di crescita interiore- dice Angelo Morelli, presidente del comitato organizzatore del Premio Semplicemente Donna. – Due giorni in cui le nostre premiate si sono confrontate anche con giovani studenti e donne imprenditrici, dimostrando quanto sia stato grande l’impegno che ognuna di loro ha dovuto profondere per raggiungere i propri obiettivi. Da alcune di loro, abbiamo ascoltato storie molto tristi e piene di sofferenza, da altre invece storie di riscatto. Una cosa ci è molto chiara: occorre lavorare e impegnarsi a creare cultura, soprattutto fra i giovani, per sperare di poter vivere, domani, in un mondo migliore dove la diversità tra uomo e donna sia concepita e apprezzata come forma di ricchezza e non di contrasto. Tutti quanti vorremmo un mondo dove non debbano più accadere fatti raccapriccianti come la vicenda della giovane Sanam, che si è ribellata ad un matrimonio combinato e che, proprio a causa di questo rifiuto, ha probabilmente perso la vita”.

Svoltasi nel pieno rispetto delle misure di sicurezza anti-Covi, la cerimonia di premiazione del Semplicemente Donna, condotta dalla giornalista di Sky Tg24 Monica Peruzzi, ha visto il pubblico presente al teatro “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino visibilmente emozionato e commosso. A ritirare il riconoscimento sono infatti arrivate: Suor Gabriella Bottani, coordinatrice internazionale della Rete Mondiale Talitha Kum contro la tratta degli esseri umani, che ha ricevuto il riconoscimento “Donna per la pace”; l’attivista Khady Koita, anima della lotta per l’eradicazione delle mutilazioni genitali femminili e fondatrice dell’associazione La Palabre, grazie alla quale sostiene i diritti delle donne in Senegal; l’astronoma e astrofisica italiana Sandra Savaglio, attuale assessore della Regione Calabria, che ha ritirato il premio nella categoria “Ricerca scientifica”, la stilista toscana Eleonora Lastrucci, ideatrice di “Florentia”, l’abito simbolo della rinascita italiana dopo il lockdown, e l’attrice e drammaturga Isabel Russinova che, con le sue opere, svolge un’intensa attività di sensibilizzazione verso il tema della violenza di genere. Premiate nella categoria “Impegno sociale e civile” sono state, invece, la dottoressa Margherita Cassano, recentemente nominata Presidente aggiunto della Corte di Cassazione, e il giudice televisivo di Forum, Melita Cavallo, che ha dedicato la sua carriera alla tutela degli orfani e alle adozioni internazionali. Il premio “Personaggio uomo per i diritti umani” è stato consegnato, dalla dottoressa Francesca Turci della Fondazione Rava, al professor Enrico Cassano, direttore della Divisione di radiologia senologica dello IEO di Milano, impegnato in prima linea nel progetto “Women for Haiti” della stessa Fondazione Francesca Rava N.P.H Italia Onlus, per la prevenzione, la diagnosi e la cura del tumore al seno delle donne haitiane. Del riconoscimento “Donna Coraggio” è stata, infine, insignita Laura Roveri, sopravvissuta ad un tentato omicidio, ed oggi impegnata in una serrata attività di testimonianza nelle scuole, mentre al progetto “MammaBambino” è stato assegnato il Premio speciale “SOS villaggi dei bambini”.

“Siamo orgogliosi di aver ospitato e contribuito allo svolgimento dell’VIII edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna – spiega il sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli.- Le testimonianze e i valori di cui si fanno portatrici le premiate che hanno ricevuto il riconoscimento quest’anno sono un chiaro messaggio di fiducia, di rinascita e di ripartenza dopo un periodo difficile e complesso come quello della pandemia. Ad ogni edizione, questa manifestazione ci arricchisce culturalmente e spiritualmente, accendendo un focus importante sui fenomeni preoccupanti della violenza sulle donne e della disparità di genere. E, oggi più che mai, dopo un periodo che ci ha visto davvero provati, abbiamo bisogno di tornare a credere in un futuro migliore, da costruire sull’impronta del cambiamento e della speranza”.

Importante e sentita anche la partecipazione, virtuale e in presenza, nelle due iniziative collaterali che il Premio Internazionale Semplicemente Donna ha messo in calendario grazie alla fruttuosa collaborazione con AIDDA Delegazione Toscana e il Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università degli studi di Siena: due incontri che hanno permesso al tessuto dell’imprenditoria femminile toscana e alle studentesse e agli studenti del Corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione di Arezzo di confrontarsi direttamente con le premiate di questa VIII edizione, approfondendo le tematiche legate, non soltanto al fenomeno sempre più dilagante della violenza sulle donne, ma anche all’ambito delle parità opportunità, della disuguaglianza di genere e del riconoscimento dei diritti umani.

“Si è conclusa una due giorni intensa per impegni ed emozioni che attesta con fermezza lo spirito comunicativo del Premio Semplicemente Donna – illustra la presidente di giuria Patrizia Macchione- Brillante il confronto che alcune premiate hanno avuto con le amiche socie AIDDA Delegazione Toscana che testimonia la validità e l’efficacia delle partnership tra associazioni nell’intento di contrasto al fenomeno della violenza alle donne e di linee di indirizzo volte alla parità di genere. Altrettanto significativo il dialogo tra premiate e studenti del DSFUCI Università di Siena nella convinzione che si riuscirà a non parlare più di violenza se le nuove generazioni cresceranno con la cultura del rispetto. Non sono mancate poi le emozioni nella fase finale: la premiazione che riepiloga ed interpreta il lavoro di ricerca, di studio e di analisi delle candidature”.