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Arezzo, evade dai domiciliari. La polizia municipale lo rintraccia e finisce in carcere

È stato nel corso di un controllo notturno che una pattuglia della Polizia Municipale, incaricata della sorveglianza della misura cautelare degli arresti domiciliari adottata dal Tribunale di Arezzo a carico di un cittadino nordafricano con sentenza del 27 maggio, si è presentata al domicilio dell’imputato.
Gli agenti, giunti al palazzo all’interno del quale si trova l’appartamento dove il soggetto avrebbe dovuto rimanere, senza allontanarsi in mancanza di autorizzazione dell’autorità giudiziaria, hanno proceduto preliminarmente al controllo degli esterni e successivamente hanno suonato ripetutamente il campanello dell’abitazione. Dopo lunghi minuti di attesa, la porta si è aperta ma di fronte agli agenti non si è presentato l’arrestato ma un’altra persona, italiana e coinquilina. La stessa ha dichiarato di trovarsi sola e di ignorare dove fosse, in quel momento, il soggetto in questione, che si era allontanato da casa oramai da qualche ora.
Gli agenti hanno così controllato prima tutte le stanze e in seguito le parti comuni e condominiali del palazzo non riscontrando la presenza dell’imputato. La pattuglia, preso atto dell’avvenuta evasione, ha informato la centrale operativa e si è messa alla ricerca del soggetto rintracciandolo solo nel pomeriggio del giorno seguente.
La Polizia Municipale ha denunciato il soggetto alla Procura della Repubblica per il reato di evasione e comunicato il fatto al Tribunale di Arezzo che ha disposto immediatamente l’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, sostituendola con la custodia in carcere dove il nordafricano è stato accompagnato.