E’ iniziato oggi il corso di formazione “Zero Spreco Academy”, per preparare gli studenti ai test di ingresso per medicina e scienze infermieristiche, 150 ore totali da giugno a agosto. Gli studenti seguiranno il programma messo a punto da un Comitato Didattico composto da docenti di medicina e chirurgia, fisica, matematica, biologia, statistica e diritto provenienti dalle università di Firenze, Tuscia (Viterbo), Roma Tor Vergata e dall’università Cattolica di Roma.
Il programma è diviso in due fasi: la prima prevede moduli in presenza e on line dedicati alle diverse competenze culturali, scientifiche, logiche richieste per il superamento dei test. La seconda prevede invece la simulazione dei test, commentati in presenza per valutare le conoscenze acquisite. La peculiarità dei corsi sono il costo modulato in base alle fasce di reddito e la personalizzazione per studenti con disturbi specifici dell’apprendimento.
“Questo progetto mostra come anche un impianto che tratta la trasformazione dei rifiuti solidi urbani può tirare fuori nuove energie in forme differenti, trasformarle e metterle a disposizione del territorio”- ha detto Giacomo Cherici, presidente di Aisa Impianti spa. “Zero Spreco Academy vuol essere un segno di quanto le impiantistiche pubbliche possono fare per il proprio territorio. Un’impiantistica è qualcosa di complesso e articolato e se questa ha la capacità di controbilanciare il suo peso con una serie di iniziative positive, i segmenti rappresentativi della nostra opinione pubblica possono capire l’importanza della loro strategicità”.
“Siamo da tempo vicini ad Aisa Impianti e al progetto Zero Spreco- ha detto il direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti. Un’organizzazione come la nostra che si occupa di cibo, ha sempre tra gli obiettivi quello di lavorare con la formazione, cercando di raccontare a quante più persone possibili, a tutti i consumatori, quale è il modo migliore per utilizzare i prodotti alimentari, rispettando la qualità e sicuramente l’ambiente”.
“Aisa Impianti ha al centro del proprio interesse il territorio anche sul piano della formazione, in sinergia sia con la scuola che con il mondo della cultura in senso più ampio. Si va dai progetti coi bambini delle elementari fino all’istruzione superiore, quindi con corsi di specializzazione come quello iniziato oggi- ha detto Chiara Legnaiuoli, consigliere del CdA Aisa Impianti spa.
“Oggi iniziano corsi per i ragazzi che hanno un sogno, che vogliono diventare medici o intraprendere professioni sanitarie” – ha spiegato il professor Claudio Clini, direttore scientifico del corso. I test sono una valutazione della conoscenza e della maturità di un soggetto che vuole affrontare un percorso di studio complesso. Proveremo a dare i ragazzi non solo nozioni, rinfrescando loro la memoria di quanto hanno appreso negli ultimi tre anni in materie come letteratura, educazione civica, biologia, chimica e fisica, ma daremo loro qualcosa in più che in periodo di lockdown non hanno avuto: l’attività di gruppo e il contatto con gli altri. E soprattutto l’approccio logico-cognitivo che consente di capire come sono state fatte le domande dei test. E questo si fa attraverso strumenti culturali”.