Nell’ambito dei costanti e capillari servizi di prevenzione effettuati sul territorio cittadino finalizzati a conseguire l’obbiettivo di presidiare tutte le aree urbane con la massima sinergia tra il personale delle Volanti e quello degli uffici investigativi al fine di contrastare i reati predatori che determinano un notevole allarme sociale, martedì mattina, la Squadra Mobile della Questura di Arezzo ha arrestato, in flagranza di reato, per tentato furto con strappo, una 36enne rumena. La donna, negli ultimi giorni, aveva derubato alcuni anziani con la stessa tecnica. Si avvicinava con modo gentile alle vittime con un pretesto, pochi scambi di parole e poi un abbraccio improvviso e prolungato finalizzato a sottrarre rapidamente e con destrezza collane e bracciali. Ieri mattina il disegno criminoso di M.R. ,36 enne rumena domiciliata a Milano e con precedenti specifici alle spalle, è stato però interrotto dagli agenti della Squadra Mobile appostati nei pressi di un supermercato di via Salvi Castellucci, luogo che, come tutti i negozi di generi alimentari, si presta ad una frequentazione di persone avanti con l’età soprattutto negli orari mattutini. E così, sotto gli occhi discreti e attenti degli investigatori della Squadra Mobile, è andato in scena l’ennesimo copione del “modus operandi”, questa volta con un finale ben diverso da quelli precedenti. La donna, come sempre, si è avvicinata con fare gentile ad una 81enne aretina, appena uscita dal supermercato ed impegnata a tenere tra le mani le buste di alimenti appena acquistati, ed improvvisamente le ha gettato le mani al collo in un abbraccio prolungato chiaramente finalizzato a sottrarre la collana indossata, nonostante i tentativi di respingimento dell’anziana. Questa volta è risultato decisivo l’intervento degli agenti che hanno bloccato ed arrestato la rumena, molto probabilmente supportata da un complice che gli investigatori stanno cercando attivamente di individuare ed identificare. Pochi minuti dopo l’intervento, peraltro, è giunta su numero d’emergenza 112 NUE la richiesta d’aiuto di un’altra signora ultra settantenne che si era accorta, dopo un’ora dai fatti, di aver subito il furto della propria collana nella vicina Porta Trento e Trieste, ad opera di una donna che l’aveva abbracciata immotivatamente e la cui descrizione coincideva perfettamente con la persona bloccata in via Salvi Castellucci. Tale ultima vittima veniva convocata in Questura ove sporgeva denuncia e riconosceva senza ombra di dubbio l’autrice del furto nella donna arrestata; la cittadina rumena al termine del rito per direttissima, celebrato nel pomeriggio di ieri presso il Tribunale di Arezzo, è stata condannata alla pena di 6 mesi di reclusione.
Nei suoi confronti, inoltre, il Questore della Provincia di Arezzo ha disposto un Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Arezzo per anni 3 e avviato le procedure anche per l’allontanamento dal territorio nazionale.
Sono in corso da parte della Squadra Mobile ulteriori accertamenti investigativi per ricondurre alla donna arrestata la responsabilità di fatti delittuosi analoghi commessi nel territorio aretino nell’ultimo periodo.
Sull’importante operazione il Questore della Provincia di Arezzo ha dichiarato: “L’arresto di martedi e i successivi provvedimenti amministrativi a carico della cittadina rumena, sono ancora una volta la testimonianza di una presenza attenta e qualificata della Polizia di Stato sull’intero territorio aretino. L’azione di prevenzione e di contrasto ad ogni forma di criminalità, continuerà a esercitarsi facendo ricorso a tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione delle Forze di Polizia.”