Nel primo pomeriggio di ieri, personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari nei confronti di un uomo ed una donna italiani, entrambi di circa 45 anni, gestori di un bar della città di Arezzo, ritenuti responsabili del reato previsto dall’art. 73 del D.P.R. 309/90.
L’odierno provvedimento restrittivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Arezzo, a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica, scaturente da una complessa attività di indagine svolta di iniziativa dai militari dell’Arma, ha consentito di svelare un prolungato e lucroso business legato allo spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina messo in piedi dai due fermati, i quali nel tempo hanno rifornito numerosi tossicodipendenti aretini.
Le indagini dei Carabinieri svolte dal novembre 2019 al febbraio 2020 hanno consentito di certificare con numerosi servizi di osservazioni e videoriprese, le tantissime quotidiane cessioni di droga avvenute in arco diurno e notturno, che con estrema spavalderia avvenivano all’interno e nelle immediate vicinanze dell’esercizio commerciale suddetto, da parte dei due soggetti.
L’uomo già detenuto per spaccio era raggiunto dalla misura presso un carcere della Toscana, mentre la donna incensurata, dopo gli atti di rito è stata tradotta presso la propria residenza, ove permarrà in regime di arresti domiciliari; entrambi attenderanno nei prossimi giorni le decisioni dell’Autorità Giudiziaria sulla loro libertà.