La situazione emergenziale legata alla diffusione della pandemia da Covid-19 non ha consentito quest’anno, per le comprensibili ragioni legate al contenimento del contagio, la celebrazione della ricorrenza attraverso le tradizionali cerimonie militari aperte al pubblico. Ciò nonostante, come nel resto del Paese, questa mattina presso la caserma sede del comando Provinciale Carabinieri di Arezzo si è svolta una breve, ma significativa cerimonia alla presenza del Prefetto di Arezzo, dott.ssa Anna Palombi, e del Comandante Provinciale, Colonnello Vincenzo Franzese. Le Autorità hanno reso omaggio ai Caduti e sulle note del silenzio d’ordinanza hanno deposto una corona d’alloro sulla targa in onore alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Appuntato Carmine Della Sala, cui è intitolata la caserma sede del Comando.
A testimonianza dell’impegno profuso nella Provincia di Arezzo da tutti i Carabinieri senza voler entrare nel merito dei dati statistici, si richiamano solo alcune tra tutte le attività condotte nell’ultimo anno ritenute più rilevanti per il panorama di questa provincia: sul fronte del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, tra le più significative, si ricordano sul finire del 2019 le operazioni dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Giotto, con quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite nei confronti di persone di nazionalità nigeriana responsabili di centinaia di cessioni giornaliere di droga a beneficio di assuntori maggiorenni e minorenni nell’omonima area verde cittadina, anche nelle vicinanze di alcuni istituti scolastici, e Last Call, epilogo delle indagini seguite al ritrovamento nelle campagne di Policiano del 26enne senza vita Luca Moretti, che pur non potendo dimostrare il nesso di causalità tra l’assunzione di droga e la morte del giovane hanno permesso l’individuazione e la disarticolazione di un pericoloso sodalizio criminale di nazionalità albanese dedito ad una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo. Ed ancora, sempre nel contrasto alla diffusione delle droghe, la più recente operazione Aquila dei Carabinieri della Compagnia di Arezzo del marzo scorso: 32 misure cautelari al termine di quasi un anno di indagini su un gruppo criminale composto prevalentemente da albanesi e romeni che avevano aperto in città numerose piazze di spaccio destinate a rifornire una moltitudine di assuntori, alcune centinaia dei quali identificati e segnalati all’ufficio tossicodipendenze della locale Prefettura. Nel corso dell’attività investigativa, in esecuzione di ordine europeo di indagine, è stato individuato e interrotto il canale di approvvigionamento della marijuana dalla spagna, dove veniva rinvenuta e sequestrata una piantagione fotoperiodica di circa 700 piante di “cannabis” per la produzione della sostanza da importare in Italia.
Come non ricordare, poi, il vile attentato ad inizio anno contro la caserma sede della Stazione Carabinieri di Pergine Valdarno. Il 7 gennaio, nottetempo, fu lanciata una bottiglia molotov contro le mura perimetrali dell’installazione militare che causò, oltre a danni all’immobile, l’incendio e la distruzione di un’auto di servizio. Dopo alcuni mesi di serrate indagini, i Carabinieri della Compagnia di Arezzo hanno individuato ed arrestato l’autore, un diciottenne del posto animato dal risentimento verso i militari per i controlli e le denunce scattate per i suoi comportamenti antisociali.
Altro grave episodio che vale la pena citare, l’omicidio stradale il 1° marzo scorso di un clochard che si trovava a vagare, in tarda notte, sulla strada regionale 69 del Valdarno Aretino. Dopo una minuziosa attività d’indagine, i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno ricostruito che quella notte un operaio italiano incensurato, dopo aver trascorso una serata in compagnia in pubblico locale di Loro Ciuffenna, nel tragitto di ritorno aveva investito il senza tetto non accorgendosi della sua presenza al lato della strada. Era, poi, fuggito senza fermarsi per soccorrere la vittima, abbandonando l’auto in aperta campagna e dandole fuoco nel tentativo di nascondere le tracce. I Carabinieri, invece, sono risaliti a lui indagandolo per omicidio stradale aggravato dalla fuga, incendio con l’aggravante di aver cercato di inquinare e distruggere le prove e simulazione di reato.
L’attività dell’Arma non è stata, però, solo contrasto al crimine, ma anche come nella sua secolare tradizione assistenza ed aiuto alla popolazione. Due gli eventi che si vogliono sottolineare, in entrambi i casi tentativi di togliersi la vita da parte di persone in preda alle difficoltà ed alla depressione, per fortuna scongiurati grazie al pronto intervento di due comandanti di Stazione Carabinieri: il 16 dicembre 2019, quando una donna si lanciò dalla finestra di casa, precipitando nel sottostante torrente Talla e rimanendo incastrata tra il piantume fluviale e lo specchio d’acqua. L’immediato intervento del Comandante di Stazione, calatosi senza esitazione nell’alveo, ha impedito che la donna fosse trasportata via dalla corrente e scongiurato sicure e più gravi conseguenze. Così come il 23 dicembre 2019, a Lucignano, dove un anziano, improvvidamente salito sul tetto di casa per verificare la presenza di infiltrazioni, aveva perso l’equilibrio rimanendo aggrappato ad un appiglio di fortuna e rischiando di precipitare di sotto; determinante anche in questo caso è stato l’intervento del Comandante di Stazione che, salito sul tetto attraverso il lucernaio della casa adiacente, riusciva ad afferrare l’uomo per la cintura dei pantaloni traendolo in salvo.
Infine, si vuole sottolineare il grandissimo impegno di tutti i Carabinieri della provincia, soprattutto nell’emergenza legata alla pandemia da Covid-19. Non solo la prevenzione, non solo la verifica del rispetto delle misure di contenimento adottate dal Governo, ma soprattutto la costante presenza e vicinanza ai cittadini attraverso le numerose iniziative a sostegno della fasce più deboli di popolazione come la convenzione con Poste Italiane per la consegna delle pensioni a domicilio agli anziani over 75, la collaborazione con alcuni istituti scolastici per il recapito di ausili didattici ai ragazzi costretti a seguire le lezioni da casa, la distribuzione di pacchi alimentari e dispositivi sanitari a famiglie particolarmente bisognose.