Le scale mobili che collegano viale Cesare Battisti, zona del parcheggio dello Spirito Santo, a piazza Garibaldi, e al centro storico di Cortona, saranno oggetto di un accurato lavoro di manutenzione. I lavori, eseguiti dai tecnici dell’impresa incaricata, inizieranno lunedì prossimo, 10 febbraio e proseguiranno fino a mercoledì 12 febbraio compreso. In questi tre giorni, quindi, i percorsi meccanizzati, sia i due in salita, sia quello in discesa, non saranno funzionanti.
L’intervento dei tecnici è divenuto necessario per consentire la revisione integrale dell’intero impianto meccanizzato che, inaugurato il 19 agosto 2006, ha bisogno di un check-up completo per essere fruibile in modo continuo. Coloro che dal viale Cesare Battisti hanno la necessità di salire verso il centro storico, o di compiere il cammino inverso, dovranno quindi utilizzare il vicino percorso pedonale.
«I lavori non erano più rinviabili – afferma il sindaco di Cortona, Luciano Meoni, che ha la delega ai lavori pubblici. Le scale mobili, negli ultimi tempi, hanno richiesto interventi di controllo troppo frequenti. Abbiamo deciso di fermarle per tre giorni in modo che gli addetti abbiano il tempo di revisionarle a fondo e rimetterle in funzione in piena efficienza. Ci saranno disagi per chi deve salire verso il centro, o scendere verso viale Cesare Battisti, ma i lavori erano divenuti improrogabili».
L’intervento eseguito la prossima settimana sulle parti meccaniche anticipa quelli ulteriori, di natura strutturale, previsti nei prossimi mesi.
«Le scale mobili – prosegue il sindaco – avranno la copertura attesa da anni, allo scopo di migliorare il loro funzionamento. Provvederemo, inoltre, al rifacimento dei gradoni di accesso poiché quelli attuali, realizzati con l’impiego di ciottoli affogati nel cemento, sono diventati pericolosi a causa della graduale erosione della malta cementizia. Utilizzeremo pertanto lastre a forma regolare che faciliteranno la salita e la discesa. Le scale mobili di Cortona non hanno mai funzionato a dovere e il loro andamento a singhiozzo – conclude Meoni – si ripercuote sui cittadini, sui turisti e sull’immagine stessa della città. Abbiamo il dovere di intervenire per risolvere un problema che si trascina, ormai, da troppo tempo».