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Operaio rubava oro, arrestato fuori dalla fabbrica con la refurtiva

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Arezzo, nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di due persone, una per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e un’altra per furto aggravato e ricettazione.

Il primo arresto è stato operato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, i quali, in un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati inerenti gli stupefacenti nel centro cittadino, controllavano nella zona di via Fiorentina un soggetto albanese, classe 1984, pregiudicato per reati specifici. Lo stesso, sottoposto prima a perquisizione personale e poi presso il proprio domicilio, veniva trovato in possesso di circa 70 grammi di cocaina, pronta per essere venduta. L’uomo veniva così arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto, su disposizione dell’A.G., presso la locale casa circondariale.

Il secondo arresto è stato eseguito dal Comando Stazione di Badia al Pino. I militari, effettuando un controllo all’esterno di una ditta orafa di Pieve al Toppo, trovavano nella disponibilità di un dipendente che stava uscendo per aver terminato il turno di lavoro, circa 40 grammi di oro in lamine, tenute ben occultate all’interno del proprio portafogli. La successiva perquisizione presso la postazione di lavoro e presso l’abitazione dell’uomo, italiano classe 1966, consentiva di rinvenire ulteriori 420 grammi di oro e 90 chilogrammi di argento in granuli. Il valore stimato della refurtiva, riconsegnata al proprietario della ditta orafa, ammonta a circa 70.000 euro. L’uomo quindi veniva arrestato per il reato di furto aggravato e ricettazione, e, su disposizione dell’A.G., condotto presso le camere di sicurezza del Comando provinciale di Arezzo in attesa di rito direttissimo.