Agnelli si dimette dalla Provincia: così non ha senso restare

“Il mio impegno come consigliere provinciale è finito quest’oggi. Stamani, infatti, ho rassegnato le dimissioni”.
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Così Mario Agnelli sindaco pro-tempore di Castiglion Fiorentino durante l’incontro che si è tenuto questa mattina nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo. “La decione l’ho maturata dopo la tremenda tragedia di Genova che ha scosso tutti noi. Due anni fa ho accettato con entusiasmo questo nuovo incarico speranzoso di poter portare il mio modesto contributo su questioni di carattere provinciale. Ma ho constatato che è stato un’esperienza inutile. La Provincia così com’è strutturata non porta benefici a nessuno. E’ una scatola piena di responsabilità ma vuota di risorse economiche che va avanti solo l’impegno dei dipendenti” continua Agnelli che a questo proposito aggiunge “voglio ricordare l’esposto cautelativo del Presidente della Provincia Roberto Vasai dello scorso 22 marzo alla Procura della Repubblica di Arezzo nel quale, in buona sostanza, diceva che non c’erano i soldi per mettere in sicurezza strade e scuole. A questo aggiungo anche l’approvazione del bilancio 2017 con il parere negativo dei Revisori dei Conti. La riforma della Provincia, quindi, ha procurato solo disguidi ed impedimenti che sono sotto gli occhi di tutti. Un ente pubblico senza capacità di azione è un ente inutile per i cittadini ma si trasforma, con le elezioni di secondo grado in un ambiente di addetti ai lavori della politica lontano dalla gente. Sono state supinamente accettate delle regole che hanno sviluppato effetti peggiori della legge elettorale delle scorse politiche dove al cittadino si chiedeva solo una croce sul simbolo e al resto pensavano solo i partiti” sottolinea Mario Agnelli. “Apprezzamento per i miei colleghi di banco per l’impegno che hanno profuso in questi mesi, rispetto per il Presidente Vasai e per gli altri colleghi consiglieri che hanno dedicato il loro tempo alle istituzioni”. Parole che risuonano e che mettono l’accento “sull’inesorabile fine della Provincia scandito solo da un silenzio assordante. Non sono sufficienti le azioni promosse dai Presidenti in seno all’UPI. Spero che l’azione di questa mattina possa scuotere lo scenario politico e non solo perché ancora non si è fatto comprendere al cittadino che, ad esempio, le strade, si parla di circa 1.300 chilometri e di 700 ponti, e le scuole di competenza provinciale non potranno avere una manutenzione adeguata e quindi un futuro in sicurezza. Non è più tempo di costruire grandi opere ma di mantenere e portare in sicurezza quelle esistenti. Purtroppo di ‘ponti Morandi’ ce ne potrebbero essere anche in questa provincia. La riforma frutto di un vacuo pensiero del precedente Governo ha solo impoverito il nostro territorio” afferma Mario Agnelli. Al termine dell’incontro la mente va al futuro visto che nei prossimi mesi la Provincia di Arezzo è chiamata ad eleggere il nuovo consiglio. “Almeno per quanto riguarda la maggioranza, il comune di Castiglion Fiorentino valuterà quali posizioni assumere rispetto al rinnovo del consiglio provinciale e del suo presidente” conclude Mario Agnelli, sindaco pro tempore del comune di Castiglion Fiorentino