In questi giorni ha fatto clamore la “denuncia” della madre di un bambino che non ha ancora compiuto tre anni e che per questo è stato escluso dal servizio scuolabus del comune di residenza.
È successo a Civitella in Valdichiana dopo che è stato comunicato alla famiglia di un bimbo in ingresso alla scuola dell’infanzia, che non avendo ancora compiuto tre anni non sarebbe stato possibile per loro usufruire dello scuolabus del comune.
Il mancato servizio, spiega la donna sui social, solo perché si è nati tra settembre e dicembre, provoca delle problematiche organizzative alle famiglie che invece dovrebbero poter utilizzare serenamente i dispositivi che il comune offre.
Proprio su questo argomento abbiamo sentito il sindaco di Civitella Andrea Tavarnesi.
Il problema, spiega il sindaco, non è una circostanza creata o voluta dal comune stesso, bensì una norma del codice della strada, art 172, che vieta ai minori di tre anni di viaggiare in veicoli di categoria M1, N1, N2, e N3 sprovvisti di sistemi di ritenuta, ovvero nella categoria in cui rientrano gli scuolabus. E questo vale per tutti i comuni, non solo per quello di Civitella.
Perché allora non installare un seggiolino omologato, acquistato dai genitori? La madre infatti si era resa disponibile a fornire alla compagnia che gestisce lo scuolabus il dispositivo.
Anche in questo caso, uno dei principali problemi è la messa in sicurezza del dispositivo stesso e l’effettivo montaggio e smontaggio del seggiolino. Lo scuolabus infatti è utilizzato per il trasporto di altri bambini di diverso ordine scolastico, questo comportebbe che, una volta arrivati alla scuola “materna”, il seggiolino venisse di nuovo smontato e messo via, per non occupare posti per altri utenti. Anche se questa pratica potesse essere svolta chi si occuperebbe della verifica del corretto montaggio? Insomma un qualcosa che va al di là del semplice trasporto pubblico e della semplice installazione di un seggiolino, che oltretutto dovrebbe essere offerto non al singolo bambino, ma a tutti coloro che ne facessero richiesta, diventando nel complesso una situazione di difficile gestione.