Tra i molti volti noti che hanno fatto tappa ad Arezzo durante gli anni, ieri è stata la volta di Michele Rech, in arte zerocalcare, il quale è stato ospite del centro Onda D’urto di Arezzo che ha sede a Villa Severi.
La serata si è svolta in due parti, una prima parte, in cui Zerocalcare ha sostenuto un talk dove rispondeva alle domande degli organizzatori, questo momento è stato concepito come una chiacchierata tra persone che hanno degli ideali in comune e non come un talk tra personaggio famoso e pubblico, ciò lo dimostra il fatto che la location era molto intima, un divanetto con luci soffuse, diversa da quella dei talk normali, così da creare un’atmosfera piacevole e conviviale.
Durante questa prima parte della serata Zerocalcare ha affrontato tematiche molto vicine a lui: la sua nascita in valdichiana, a camucia, ricordando momenti divertenti che gli vennero raccontati da sua mamma una volta che lui fu grande e che lo legano a tale luogo. Tra questi l’inseguimento della macchina della madre il giorno prima del parto, da un uomo che credeva di aver visto un lupo mannaro. Racconta anche la sua vita nella capitale e, riguardo a questo, dei luoghi dove da giovane ha trovato un punto di riferimento, ovvero i centri sociali, luoghi di ritrovo per i giovani dell’epoca in cui potevano esprimere liberamente le loro opinioni e lottare per degli ideali comuni prendendo una posizione netta rispetto a delle dinamiche che avvenivano nella società e nella politica dell’epoca, successivamente ha parlato dei temi complicati e spesso “poco pop” dei suoi fumetti, ovvero divorzio, di cui ha parlato nel suo ultimo libro intitolato “Quando muori resta a me”, oppure il suicidio, di cui ha parlato nella sua opera di maggior successo intitolata “Strappare lungo i bordi”, durante questo ultimo momento si è prestato anche a rispondere a delle domande da parte del pubblico stesso, coinvolgendolo e mostrandosi disponibile a rispondere sia a domande più complesse sia a domande più leggere e infine ha manifestato la sua stima nei confronti del centro Onda D’urto stesso, che a detta sua “Sta facendo un ottimo lavoro in quello che fa”.
La seconda parte della serata si è invece svolta all’interno del centro Onda D’urto dove i numerosi partecipanti hanno potuto assistere alla serata anni ’90, organizzata da Borghettastile, durante la quale è stato proiettato un disegno realizzato sul momento da Zerocalcare stesso per il centro, il quale nei prossimi mesi verrà stampato in vari formati e venduto a chi volesse per finanziare i futuri progetti.