Notte di tensione tra Monterchi, Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, dove un gruppo di quattro uomini, nel tentativo di sottrarsi a un controllo dei Carabinieri, ha ingaggiato un rocambolesco inseguimento, arrivando persino a speronare due pattuglie dell’Arma. Tutto ha avuto inizio lunedì mattina a Reggello, in provincia di Firenze, con il furto di un’utilitaria. La vettura, dopo essere sparita per diverse ore, è stata inserita nella banca dati delle forze dell’ordine, facendo così scattare le ricerche su scala nazionale.
Il nuovo episodio
Nella tarda serata di ieri, un nuovo episodio ha acceso l’attenzione: nella frazione Le Ville di Monterchi, alcuni cittadini hanno segnalato un tentativo di furto ai danni di un bar. Un gruppo di uomini stava cercando di sfondare la vetrina con un piccone, ma l’azione è stata interrotta grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti. La descrizione dell’auto usata per la fuga ha immediatamente fatto pensare al veicolo rubato a Reggello.
L’inseguimento
Due pattuglie della Compagnia Carabinieri di Sansepolcro si sono quindi posizionate lungo la E/45 in direzione nord, riuscendo a individuare l’auto sospetta nel tratto che attraversa il Comune di Pieve Santo Stefano. Verso la mezzanotte, i militari hanno attivato i lampeggianti e intimato l’alt al conducente, che però ha ignorato l’ordine, dando il via a un inseguimento per diversi chilometri. Nel tentativo di seminare i Carabinieri, il fuggitivo ha effettuato manovre pericolose, arrivando persino a speronare le due gazzelle dell’Arma.
La fuga e la caduta
Alla fine, l’auto è stata bloccata, ma i quattro occupanti hanno tentato l’ultima disperata fuga a piedi, approfittando dell’oscurità e della boscaglia circostante. Durante la corsa, uno di loro ha oltrepassato la barriera esterna di un cavalcavia, precipitando da un’altezza di circa 30 metri. La sua caduta è stata attutita dalle acque basse del lago di Montedoglio, evitandogli la morte. Soccorso dai Carabinieri, dalla Croce Rossa e dai Vigili del Fuoco, il fuggitivo è stato stabilizzato sul posto e successivamente elitrasportato in ospedale con fratture, ma non in pericolo di vita. Ora si trova piantonato in ospedale. Gli altri tre membri della banda sono stati arrestati sul posto e tradotti in carcere, a disposizione della magistratura aretina. Le indagini proseguono per chiarire eventuali collegamenti con altri episodi criminosi.