Per il Gup Claudio Lara il processo deve ripartite da zero. Non si può acettare la richiesta iniziale di un eventuale condanna a soli 2 anni e otto mesi perchè non si è trattato di legittima difesa. L’uomo avrebbe accettato la “sfida” lanciata da Gezim Dodoli.
Per il giudice il delitto di San Polo rientrerebbe nell’ipotesi di omicidio volontari.
Nell’ordinanza di restituzione degli atti al pubblico ministero emerge il fatto che Mugnai avrebbe aperto il fuoco prima di quando dichiarato.
Nell’ordinanza si legge che “Dalla ricostruzione balistica effettuata dai Carabinieri del R.I.S. ci sarebbero stati degli spari già nel momento in cui la ruspa era impegnata nel danneggiamento dei veicoli.
Un evento, questo, taciuto sia dell’imputato che dai testimoni e non registrato nella chiamata al 112.”
Alla luce di queste nuove valutazioni, il processo si azzera. Spetterà quindi al Pm Laura Taddei procedere ad una eventuale riformulazione dei capi di accusa.
Omicidio San Polo: per il Gup non si tratta di legittima difesa. Mugnai potrebbe essere accusato di omicidio volontario

