Il Premio Internazionale Semplicemente Donna arriva negli istituti superiori di tutte le vallate aretine

 

Ben quindici le scuole che incontreranno le premiate dell’edizione 2023 partecipando al III Concorso di Borse di studio “Giù le mani, il diritto di contare”

AREZZO – Storie, testimonianze e impegno: anche nel corso della sua XI edizione, il Premio Internazionale Semplicemente Donna presentato da Menchetti 1948, torna a parlare agli studenti e alle studentesse della provincia aretina che nelle mattinate di venerdì 24 e sabato 25 novembre, prenderanno parte a una serie di incontri e dibattiti incentrati sulle tematiche, sempre più attuali, della violenza di genere, delle pari opportunità, dei diritti umani e degli abusi nel mondo dello sport e del web.

“Anche quest’anno il Premio Semplicemente Donna registra un alto coinvolgimento da parte del mondo scolastico  – commenta la consigliera provinciale, Cinzia SantoniSpero che la provincia di Arezzo possa diventare un esempio, anche a livello nazionale, di una sinergia capace di portare, agli occhi di tutta la società, a un incremento dell’attenzione sull’argomento delle pari opportunità e della violenza di genere”.

Anche quest’anno, per realizzare al meglio la propria mission, il Premio Internazionale Semplicemente Donna ha deciso di allargare ulteriormente i propri orizzonti e il proprio raggio d’azione, estendendo il proprio impegno nei confronti delle giovani generazioni e del mondo scolastico. Nell’ultimo weekend di novembre, la manifestazione farà, infatti, tappa in ben quindici istituti superiori del territorio, andando a coprire tutte e quattro le vallate aretine.  Gli Istituti che hanno aderito al progetto sono l’I.S.S “Luca Signorelli” (Cortona), il Liceo “Giovanni da Castiglione” (Castiglion Fiorentino), l’’I.S.I.S. “Angelo Vegni – Capezzine”, l’I.T.E “Guido Marcelli” (Foiano della Chiana), l’’I.I.S “Benedetto Varchi” (Montevarchi), il Liceo “Vittoria Colonna” (Arezzo), l’I.T.I.S “Galileo Galilei (Arezzo), l’I.S.I.S “Buonarroti – Fossombroni” (Arezzo), il Liceo “Piero della Francesca” (Arezzo), il Liceo scientifico “Francesco Redi” (Arezzo),  Rondine Cittadella della Pace, l’I.I.S “Giuseppe Giovagnoli” il Liceo “Città di Piero” di Sansepolcro, mentre in Casentino, l’I.S.I.S “Enrico Fermi” di Bibbiena e il Liceo “Galileo Galilei” di Poppi.

 

“La volontà di ampliare, ogni anno, la platea di giovani a cui ci rivolgiamo suggella il ruolo rilevante e l’impegno incessante del Premio Semplicemente donna nel contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, attraverso efficaci iniziative di prevenzione per formare future donne sicure, coraggiose, forti e intraprendenti, e futuri uomini non violenti che sappiano accogliere ed accettare la differenza di genere riconoscendola come un valore e una risorsa da promuovere” sottolinea la presidente di giuria, Patrizia Macchione.

 

Oltre a dialogare con le premiate di quest’anno, le classi coinvolte nel progetto potranno anche entrare in contatto con alcune protagoniste presenti nell’albo d’oro del Semplicemente Donna come la giudice Melita Cavallo, le scienziate Maria Rosaria Capobianchi e Adriana Albini, l’attivista anti-tratta Esohe Agathise, l’imprenditrice Diva Moriani e due “Donne Coraggio” del calibro di Chiara Frazzetto e Filomena Lamberti. Proprio questi incontri forniranno a centinaia di ragazzi e ragazzi gli strumenti necessari per prendere parte alla III edizione del Concorso di Borse di studio “Giù le mani, il diritto di contare” che si concluderà a maggio 2024.

 

“A tre anni dalla sua nascita, questo progetto continua a crescere ottenendo un impatto sempre maggiore nel territorio – dichiara Maria Stella Ficai, referente dei progetti nelle scuole – Come specificato nell’obiettivo 5 dell’Agenda 2030, è fondamentale che, all’interno delle scuole, si lavori sulle pari opportunità e l’uguaglianza dei diritti per eliminare qualsiasi forma di violenza sulle donne. Il fatto che sempre più istituti scolastici della provincia aderiscano a questa iniziativa significano che il nostro territorio è in grado di intercettare questa necessità e di agire in termini di formazione per educare le nuove generazioni a una visione di rispetto, di inclusione e accettazione della diversità”.