Castiglion Fiorentino, il torneo di calcetto dei Rioni si trasferisce allo stadio Faralli. Il comunicato congiunto dei tre rioni

 

“Quello che ci apprestiamo a vivere è senza dubbio il ‘calcetto dei rioni’ più strano di sempre. Altra location e altra formula: il Torneo di calcio a 5, che nell’ultimo decennio aveva infiammato il PalaMeoni ritagliandosi il ruolo di uno degli eventi di corollario al Palio più sentiti e anche più spettacolari, diventa un torneo di calcio a 7 da svolgersi allo Stadio Faralli. Per parafrasare il ‘Gattopardo’: cambiar tutto… per non distruggere niente. L’intenzione, forte e condivisa da tutti e tre i Rioni, di salvaguardare la manifestazione è stata la prima e fondamentale spinta che ci ha convinto a prendere questa decisione. Decisione, inutile dire, sofferta che è arrivata dopo una serie di confronti serrati con le Istituzioni e i settori competenti, che si sono susseguiti in modo quasi frenetico nelle ultime 72 ore, in seguito alle disposizioni che hanno fortemente limitato la capienza del Palasport “Fabrizio Meoni”, tagliando una grossa fetta di rionali dalle tribune.

Ma, nella speranza che adesso si parli finalmente di calcio giocato, di maglie sudate e di fazzoletti al vento, a un mese quasi esatto dalla terza domenica di giugno, i rioni convergono in un sentimento di generale rammarico per quanto sta accadendo al nostro Palio, alla nostra città. Il calcetto è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Come già espresso pubblicamente a più riprese e in altre occasioni, i Consigli direttivi non intendono prevaricare normative e leggi, e non si sono mai sottratti agli adempimenti burocratici richiesti, ma non possono non riconoscere le crescenti difficoltà che emergono nell’organizzazione di attività ed eventi. Ci si perdoni una metafora altrettanto sportiva: la sensazione all’interno dei popoli rionali è quella di una strada in costante salita che facciamo sempre più fatica a scalare. I tre terzieri non possono al momento che prenderne atto ma, alla luce di quest’ultimo episodio, ci troviamo a ribadire la volontà di tutelare le nostre manifestazioni che vivacizzano e colorano la vita sociale di Castiglion Fiorentino. Oppure vogliamo pensare a un paese senza eventi rionali?”

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