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A Lucignano una nuova area giochi inclusiva

Taglio del nastro ai giardini pubblici di uno spazio giochi inclusivo, realizzato con fondi ministeriali ed europei, con il contributo di Avis

Una gioia vedere tante madri e tanti bambini”. La benedizione dell’area giochi a cura di padre Don Luigi Brocchi, 87 anni portati con l’entusiasmo di un ragazzo e la sua prolusione sull’importanza della maternità, ha aperto un pomeriggio di festa a Lucignano, che ha inaugurato ieri, venerdì 5 maggio 2023, la nuova area inclusiva dei giardini pubblici di Lucignano, uno spazio giochi adatto a tutti i bambini, senza distinzione di sorta.

Fortemente voluta dall’amministrazione comunale, perché “è questa la cifra del nostro amministrare”, come ha tenuto a sottolineare il sindaco Roberta Casini, il progetto ha intercettato fondi ministeriali ed Europei gestiti dalla Regione Toscana  e il prezioso e decisivo contributo di Avis Lucignano, ieri presente con la Presidente Alessandra Polvani e ben tre consiglieri regionali: Luciano Franchi, Isa Mancini e Gabriele Giommetti.

Uno spazio inclusivo che regaliamo alla nostra comunità e a tutti i bambini – ha detto Casini – perché possano giocare insieme, accessibile anche da chi ha difficoltà. E’ la chiave di volta per una comunità che  vuole crescere, dobbiamo sostenere l’inclusività e la partecipazione con atti concreti come questo”.

Alessandra Polvani, presidente Avis lucignanese, ha voluto evidenziare che “oltre alla crescita esponenziale delle donazioni registrate nell’ultimo anno, è importante continuare ad operare nel sociale a favore della nostra comunità, sostenendo progetti di grande utilità come questo. I nostri soci possono così verificare come vengono effettivamente impiegate le donazioni”.

La dott.ssa Manuela Giotti, direttore di zona Valdichiana aretina della Asl Tse, ha rimarcato come questo sia “un luogo importante non solo per i bambini, ma per tutti, anche gli adulti e gli anziani, oggi rappresentati da una delegazione della Rsa. Si tratta di uno spazio di aggregazione e socializzazione di cui sentiamo particolare bisogno, soprattutto dopo la pandemia”.