Negli ultimi due giorni i controlli dei carabinieri del Comando Provinciale sono stati rafforzati per contrastare i c.d. reati di strada, nello specifico furti e rapine e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Sono stati impiegati per lo specifico servizio 11 pattuglie dell’Arma territoriale con i colori di istituto e 3 equipaggi del Nucleo Investigativo con militari in abiti civili ed autovetture civetta.
Oltre ai classici controlli stradali nelle aree più sensibili per l’ordine e la sicurezza pubblica del capoluogo e dei maggiori centri della provincia, sono stati ispezionati alcuni locali ed identificate quasi 280 soggetti a piedi ed a bordo di 186 tra autovetture e motocicli, comminando diverse sanzioni al codice della strada.
La prima operazione di rilievo durante la notte del 17 novembre, quando poco dopo la mezzanotte in una via di Capolona i militari della Sezione Radiomobile traevano in arresto nella flagranza del reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, un cittadino trentenne dell’est Europa già noto, il quale a bordo di un’utilitaria non si fermava all’alt intimato dagli operanti ed unitamente ad alcuni ignoti complici, si allontanavano a folle
velocità. L’immediato allarme dato alla Centrale Operativa della pattuglia che prontamente si poneva all’inseguimento, consentiva di far convergere in zona altri equipaggi delle Compagnie Carabinieri di Bibbiena e Sansepolcro. Dopo alcuni minuti, il cui conducente effettuando pericolose manovre, bloccava la marcia e tutti gli occupanti del mezzo abbandonavano di corsa sulla SR 71 l’autovettura. I fuggiaschi, inseguiti a piedi nel buio
della campagna riuscivano a scappare, tranne un soggetto che con calci e pugni, si divincolava; venendo tuttavia raggiunto e tratto in arresto. All’interno del veicolo a seguiti di perquisizione si rinvenivano numerosi attrezzi atti allo scasso, tra cui un flessibile, una mazza da demolizione ed un piede di porco. L’arrestato era trattenuto presso la camera di sicurezza della Stazione Carabinieri di Arezzo in attesa del rito direttissimo del giorno
seguente. Il giudice sentite le parti condannava l’uomo.
La seconda attività si è svolta a metà mattinata di ieri, sempre ad Arezzo questa volta nel centro città, quando il personale in borghese del Nucleo Investigativo traeva in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un italiano anche esso trentenne e noto alle forze dell’ordine, che era stato in passato bloccato e condannato per medesimi fatti. L’atteggiamento sospetto tenuto, consigliava i carabinieri di controllarlo.
Il ragazzo era fermato a piedi, appena sceso dalla propria autovettura nei pressi di un esercizio commerciale; l’immediata perquisizione, estesa anche alla sua abitazione ubicata in un paese della nostra provincia, consentiva di rinvenire e porre sotto sequestro, gr. 34 lordi di hashish e gr. 600 lordi di marijuana, 800 euro in contanti, presumibile frutto dello spaccio, nonché materiale per il confezionamento delle dosi. Il predetto nei prossimi giorni
subirà un processo per il presunto illecito compiuto.