Questi ultimi anni non hanno lasciato intatta alcuna certezza sul futuro, tanto da far vacillare e a volte cadere tutti i progetti e i sogni futuri delle nuove generazioni, soprattutto di quelle che stanno formando in questi anni la loro vita ed il loro pensiero: gli studenti. È per questo che desideriamo levare a gran voce un appello, che sappiamo essere di una irrilevanza ingente nel panorama della diplomazia internazionale, come nell’orizzonte sociale nazionale, ma che mostra la solidarietà e l’impegno sociale degli studenti in merito a questioni che riguardano la situazione nel mondo, il futuro e quindi loro. Un appello rivolto agli studenti italiani, ma di respiro europeo, poiché all’interno dell’Europa, gli studenti presentano in questo momento le stesse condizioni di precarietà, e quindi questo intende essere un appello inclusivo. Il grido di critica e contrasto è formato da elementi imprescindibili: la richiesta di pace, di disarmo nelle aree interessate e di serio impegno diplomatico per il raggiungimento di questi due obiettivi.
Di seguito il testo dell’appello pubblicato su Change.org:
«Gli studenti condannano fermamente l’invasione da parte della Russia, per volontà dispotica, autoritaria e antidemocratica del presidente Vladimir Putin. Le azioni belliche intraprese in data 24 febbraio, partite in seguito ad una crisi iniziata già nei mesi scorsi, non possiedono giustificazione o legittimazione, né da un punto di vista strategico, poiché l’Ucraina e gli avvenimenti lì in atto prima dell’invasione non costituivano seria minaccia per la Russia, né dal punto di vista ideologico, poiché il discorso pronunciato alla nazione dal Presidente russo è una rivisitazione in chiave personalistica, revisionista e falsata della oggettiva realtà storica.
Questo è un appello alla pace rivolto alla rete degli studenti in Italia che persegue questo obiettivo, alla società italiana attenta agli avvenimenti in corso ed infine alle istituzioni italiane ed europee, affinché si impegnino e riescano nel primario obiettivo della pace, in maniera non-violenta. Questo appello chiama a raccolta gli studenti oltre le opinioni politiche e oltre le proprie idee sulla politica internazionale, ponendo come obiettivo comune il conseguimento della pace e la risposta decisa dell’Unione Europea, attraverso mezzi diplomatici, come le sanzioni, che non lascino spazio a fraintendimenti, esitazioni o ambiguità sull’opposizione all’attacco russo, e che soprattutto siano poste nella loro completezza.
Infine, gli studenti mostrano completa solidarietà alla popolazione ucraina, principale soggetto su cui sono ricadute tutte le peggiori conseguenze del conflitto e delle azioni diplomatiche. Confidiamo in un’azione di solidarietà da parte del Governo Italiano pronta e disponibile in termini umanitari e diplomatici.
Chiediamo inoltre che sia intrapresa immediatamente una politica di disarmo, ingente, repentina e profonda nelle zone in questione, in termini bilaterali e senza ambiguità legislative che ne garantiscano la futura ricomparsa.
Gli studenti.»
Mettere in dubbio la pace e la democrazia significa mettere in dubbio anche il nostro futuro e le nostre capacità.
L’appello è disponibile per la firma al seguente link: https://www.change.org/p/studenti-italiani-ucraina-appello-studentesco-alla-pace/exp/cl_/cl_sharecopy_32494125_it-IT/1/1169363639?recruiter=1169363639&recruited_by_id=e1fab700-3ed6-11eb-92e8-855128b56e7e&utm_source=share_petition&utm_campaign=share_petition&utm_term=share_petition&utm_medium=copylink&utm_content=cl_sharecopy_32494125_it-IT%3A1
Gli studenti di Cortona per la pace con le parole di Flavio Barbaro.
Primi firmatari e promotori: Filippo Trenna, Edoardo Bettacchioli e Francesca Borrini.