Le Residenze artistiche sono un progetto promosso dal Mibact che le definisce come «esperienze di rinnovamento dei processi creativi, del confronto artistico nazionale e internazionale, di incremento dell’accesso e di qualificazione della domanda».
Al Mario Spina di Castiglion Fiorentino, sotto la direzione artistica di Capotrave Kilowatt, c’è un programma di ben 8 residenze, «sempre di più gli spettatori sono interessati a entrare nei processi creativi piuttosto che assistere ad un prodotto già belle che fatto: è un valore aggiunto specie se si considera il dialogo con le scuole del territorio», afferma Luca Ricci direttore artistico. Allo Spina le residenze rientrano nel progetto «La Strada per Utopia», portata avanti con l’associazione «L’Ulcera del Signor Wilson», «grazie a queste esperienze compagnie e produzioni possono usufruire in senso materiale del nostro territorio per creare la loro opera, è un grandissimo passo in avanti in senso strettamente artistico», afferma il presidente Jacopo Bucciantini. Per Officine della Cultura segnaliamo invece che una delle sue tre residenze rientra nel progetto denominato «BUGS, habitat digitali per il teatro ragazzi», «Solitamente privilegiamo la scelta di giovani professionisti.
Al vincitore del bando – oltre all’ospitalità nel teatro Verdi e quindi all’assistenza tecnica, il nostro know how, il tutoraggio artistico e tecnico – diamo un contributo complessivo, insieme ad altri teatri toscani, di ben 10mila euro di sostegno alla produzione. Poi, una volta realizzato il progetto debutta nel nostro teatro la stagione successiva», afferma Massimo Ferri, presidente dell’associazione. Tutti coloro che vogliono assistere a questo modo di far teatro a tutto tondo possono trovare le info nei siti web e pagine social dei vari enti.
Luca Amodio