Questa mattina, personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale con la collaborazione nella fase esecutiva dei colleghi del Nucleo Carabinieri Cinofili di Firenze e della Compagnia di Arezzo, hanno tratto in arresto due trentenni, già noti alle FF.OO., per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. I due uomini, entrambi originari dell’est Europa, ma stabilmente residenti in questo capoluogo, con l’aiuto di altri tre soggetti, due uomini (cittadini italiani) ed una donna (straniera), avevano messo in piedi un florido mercato per la cessione a diversi assuntori locali di consistenti quantitativi di sostanze psicotrope vietate.
Durante l’indagine gli investigatori hanno ricostruito una fitta rete relazionale illegale, con le classiche metodologie della polizia giudiziaria, servizi di pedinamento e lunghe sedute di osservazione dei luoghi ove i soggetti smerciavano la droga, un immobile in questa zona industriale adibito a sede di società sportiva dilettantistica ed un’abitazione in località Ruscello, dove nell’aprile 2021 i carabinieri fecero irruzione, dopo aver notato un continuo viavai di acquirenti, originari del luogo e dei paesi limitrofi, arrestando un italiano e rinvenendo complessivamente a seguito di perquisizione domiciliare circa 25 grammi di cocaina e 40 di marijuana, bilancini di precisione e materiale per il confezionamento.
Le indagini, già in atto e proseguite dopo l’arresto in flagranza, si sviluppavano ancor di più successivamente e ricostruivano molti episodi quotidiani di reato, avvenuti tra la metà del 2020 ed i primi mesi 2021, documentando la costante gestione e la conseguente cessione di almeno 3 chilogrammi di cocaina, e centinaia e centinaia di grammi tra hashish e marijuana, ma la disponibilità era sicuramente più elevata, tutto stupefacente proveniente da fuori città, per un controvalore al dettaglio di circa 300.000 euro.
Poche ore fa, i militari dell’Arma hanno individuato e tratto in arresto uno dei due in un appartamento di Arezzo, mentre l’altro soggetto è stato raggiunto dal provvedimento presso questa casa circondariale, ove era ristretto per altri reati; inoltre erano eseguite sempre in città altre due perquisizioni domiciliari.
Entrambi i soggetti, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Arezzo su richiesta conforme di questa Procura della Repubblica sono gravemente indiziati di una serie di reati in materia di stupefacenti, nei prossimi giorni daranno la loro versione sui fatti ai magistrati, così come le altre 3 persone coinvolte.