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Quattro cacciatori denunciati per irregolarità, le indagini della Polizia provinciale

Durante il mese di ottobre 2021, il Comando di Polizia Provinciale di Arezzo, al fine di contrastare possibili attività venatorie illegali poste in essere in concomitanza con il periodo di migrazione di molte specie ornitiche, ha intrapreso approfondite indagini nel territorio provinciale con il risultato di portare a termine tre Operazioni di Polizia Giudiziaria durante le quali venivano colte in flagranza di reato alcune persone successivamente deferite all’Autorità Giudiziaria.
La prima Operazione rivolta al contrasto dell’attività di caccia all’interno di zone di Divieto di caccia, portava alla deferimento all’Autorità Giudiziaria di un cacciatore sorpreso in attività venatoria all’interno di una Zona di Ripopolamento.
La seconda Operazione rivolta al contrasto dell’attività di cattura di uccelli (Uccellagione) con mezzi vietati dalla legge, si concludeva con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di una persona sorpresa con delle reti di cattura posizionate e richiami acustici illegali all’interno di un’area boscata.
La terza operazione sempre rivolta al contrasto di possibili illeciti in campo venatorio rivolti alla fauna ornitica in migrazione, portava al deferimento all’Autorità Giudiziaria di due persone sorprese a far uso, durante l’esercizio di caccia, di richiami acustici illeciti a funzionamento elettromagnetico con amplificazione del suono con lo scopo di attirare fauna selvatica per poi abbatterla con arma da fuoco.
Sono stati effettuati sequestri penali, successivamente convalidati dall’Autorità Giudiziaria.
Le relative ipotesi di reato sono nella fase delle indagini preliminari.
La Polizia Provinciale di Arezzo intende incrementare il controllo del territorio e l’attività di contrasto al bracconaggio, intensificando e rafforzando l’attività di indagine anche avvalendosi di nuove tecnologie e strumenti operativi, in considerazione dell’ampiezza del territorio provinciale da sottoporre a vigilanza.