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Anche ad Arezzo «A sostegno di chi ha più bisogno»: pacchi pasquali da Coldiretti alle famiglie più povere

“A sostegno di chi ha più bisogno”, arriva ad Arezzo l’iniziativa lanciata da Coldiretti Nazionale in aiuto alle famiglie bisognose piegate dall’emergenza Covid che per la settimana di Pasqua e Pasquetta potranno mettere in tavola i migliori prodotti agroalimentari Made in Italy e passare delle feste più serene grazie all’importante operazione di solidarietà del sistema agroalimentare italiano. Presentata nei giorni scorsi a Palazzo Chigi al premier Mario Draghi dal Presidente della Coldiretti Prandini e dal Segretario Generale Gesmundo. L’iniziativa promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese, stamani è stata presentata in città, nel corso di una conferenza stampa di Coldiretti Arezzo alla presenza della dirigenza dell’associazione con la Presidente Lidia Castellucci, il Presidente dell’Agrimercato Leonaro Belperio, il Delegato Giovani Impresa Francesca Lombardi con il comitato giovani, il Direttore Raffaello Betti e delle istituzioni locali tra i quali i consiglieri regionali Marco Casucci e Gabriele Veneri e l’assessore alle attività produttive del comune di Arezzo Simone Cherici e l’assessore all’innovazione tecnologica, alla semplificazione burocratica e alle politiche della casa Monica Manneschi.

“Parte dal cuore della città di Arezzo la consegna ai nuclei familiari in stato di bisogno individuati da Coldiretti/Campagna Amica insieme all’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Arezzo Lucia Tanti – spiega Lidia Castellucci Presidente di Coldiretti Arezzo – ogni famiglia è destinataria di un pacco di oltre 50 chili con prodotti 100% Made in Italy come pasta e riso, Parmigiano Reggiano e Grana Padano, biscotti, sughi, salsa di pomodoro, tonno sott’olio, dolci e colombe pasquali, stinchi, cotechini e prosciutti, carne, latte, panna da cucina, zucchero, olio extra vergine di oliva, legumi e formaggi fra caciotte e pecorino. Abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche – prosegue Castellucci nel sottolineare che – il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza diventi un impegno strutturale che aggiunge valore etico alla spesa quotidiana degli aretini”.

Un’operazione che vuole essere un segnale di speranza per il Paese e per tutti coloro che in questi mesi hanno pagato più di altri le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Covid ed evidenziare le grandi eccellenze che hanno contribuito a fare grande il Made in Italy in Italia e all’estero e rappresentano un risorsa determinante da cui ripartire.

Un sistema quello provinciale dove lavorano oltre 35mila aretini che continuano ad operare nella filiera alimentare, dalle campagne alle industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione. L’approvvigionamento alimentare è assicurato in provincia di Arezzo grazie al lavoro di quasi 10mila aziende agricole, importanti imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione oltre ai negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica che non hanno mai dimenticato la solidarietà.

Nel 2020 sono stati oltre 5,5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometro zero e di altissima qualità, distribuiti dagli agricoltori di Campagna Amica per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi. Un impegno reso possibile dalla partecipazione volontaria dei cittadini al programma della “Spesa sospesa” nei mercati di Campagna Amica e dal contributo determinante del management dei Consorzi Agrari D’Italia (Cai) e della Coldiretti che ha deciso di rinunciare a propri compensi straordinari. Non si tratta di un aiuto risolutivo ma è un segno per chi ha bisogno e una sollecitazione a tutti coloro che possono, perché facciano altrettanto.

Impegnati nella consegna anche il Comitato Giovani Impresa di Coldiretti Arezzo guidati dal loro delegato Francesca Lombardi che ha dichiarato “Mai come oggi l’agricoltura è sinonimo di coesione sociale e di forza amica del Paese! Tutto il sistema agroalimentare si mobilita per dare un aiuto concreto a chi ne ha più bisogno e noi giovani che rappresentiamo all’interno della nostra organizzazione quelli con il numero 10 sulle spalle siamo impegnati in prima linea per portare il nostro contributo concreto alla comunità .

L’iniziativa di Pasqua è stata resa possibile dalla partecipazione di: Conad, Bonifiche Ferraresi, Philip Morris, Eni, Snam, Intesa San Paolo, Generali, De Cecco, Cattolica Assicurazioni Grana Padano, Barilla, Enel, Confapi, Fondazione Tim, Inalca, De Rica, Pomì, Casillo Group, Mutti, Banca Monte dei Paschi di Siena, Granarolo, Coprob, Virgilio, Parmigiano Reggiano, Casa Modena, Ismea, Fondazione Osservatorio Agromafie, Crea.