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Mai più soli, a Foiano un servizio di supporto psicologico per tutta la Valdichiana

Il Progetto “Mai da soli” è stato inaugurato lunedì 1° Febbraio nella sede della Pubblica Assistenza di Foiano. “È un servizio innovativo in Toscana e siamo molto soddisfatti di poter dare un supporto così particolare alle persone in stato di bisogno della Valdichiana Aretina – dichiara il presidente della Pa Avis Foiano Lamberto Moretti – Ovviamente un grazie di cuore alle nostre tre psicologhe, giovani ma già inserite nel modo del lavoro che dedicano volontariamente una parte del loro tempo per dare sostegno a persone segnalate dai Servizi Sociali dei comuni di Foiano, Marciano, Lucignano, Castiglion Fiorentino e Cortona”.
Queste persone, potranno accedere ad un programma di sostegno psicologico, ancora più utile in periodo di Covid, articolato in varie sedute, con soltanto una piccola offerta volontaria che verrà destinata alla Pubblica Assistenza per la copertura delle spese per locali utilizzati.

Il progetto Sportello di Aiuto Psicologico (SAP) “MaiDaSoli” nasce dalla volontà di offrire un servizio accessibile alle fasce sociali più svantaggiate che non possono accedere a servizi psicologici privati e a pagamento. Con questo progetto si intende garantire un pacchetto di sedute nel quale la persona possa incontrare un professionista qualificato (psicologo iscritto all’albo professionale) per essere ascoltato e ricevere orientamento o supporto rispetto alla specifica difficoltà.
Le psicologhe volontarie Dott.ssa Agnese Buccelletti, Dott.ssa Chiara Barneschi e Dott.ssa Elisa Conti offrono la loro professionalità; a coloro che faranno richiesta del servizio verrà richiesta solo una piccola offerta volontaria da destinarsi interamente alla Pubblica Assistenza di Foiano della Chiana.
I principali destinatari del servizio sono coloro che si trovano in una situazione di comprovata difficoltà economica (ad esempio: disoccupazione, cassa integrazione, perdita del lavoro, inabilità al lavoro, famiglie monoreddito/monogenitorali, anziani con pensioni di base, etc…).
L’accesso al servizio è quindi limitato a tutte quelle persone che non possono sostenere economicamente un servizio psicologico privato.
Per i minori di 18 anni sarà necessario il consenso di chi ne esercita la potestà.
Un progetto di questo tipo si rende ancor più necessario nel territorio, vista l’emergenza Covid-19 che ormai da quasi un anno sta mettendo a dura prova la tenuta psicologica della popolazione. Timore del contagio, misure di isolamento e di restrizione, perdita o limitazione del lavoro, malattia e lutto, incertezza e scarsa prevedibilità degli eventi, sono solo alcuni degli aspetti che incidono sulla salute mentale e il benessere psicologico favorendo l’emergere di situazioni sintomatiche o un loro peggioramento. Tali effetti sono ancor più grandi in presenza di una scarsa rete di supporto e limitate risorse personali e materiali caratteristiche delle fasce più svantaggiate della cittadinanza.
Vista l’utenza destinataria auspichiamo in una collaborazione con gli enti pubblici del territorio.