Era entrata in ospedale sapendo di avere il Covid. Ma non sapeva di avere anche due tumori: uno all’intestino e l’altro all’ utero.
“La paziente era stata ricoverata nella degenza Covid di malattie infettive – ricorda Marco De Prizio, Direttore della chirurgia dell’ospedale di Arezzo. I colleghi si sono presto accorti che aveva disturbi che nulla potevano avere a che fare con il Covid. Hanno quindi disposto accertamenti che hanno consentito di rilevare un importante tumore addominale che determinava una compressione sull’intestino”.
Decisione inevitabile assunta collegialmente da chirurghi, anestesisti e medici di malattie infettive: operare.
“L’intervento si presentava complesso ma si รจ rivelato ancora piรน difficile di quanto potevamo pensare – ricorda De Prizio. In sala operatoria abbiamo scoperto che i tumori erano due: all’intestino e all’utero. L’intervento รจ andato quindi avanti per 6 ore, eseguito da un’equipe di 3 chirurghi con la collaborazione di anestesisti e personale di sala operatoria. Abbiamo tolto un lungo tratto di intestino, una parte del fegato, un pezzo di stomaco, l’utero e le ovaie. Ma la paziente ha superato l’operazione. Ce l’abbiamo fatta”.
Un intervento difficile in tempi normali ma che il Covid ha reso estremamente complicato. I chirurghi hanno lavorato con indosso tre paia di guanti, due paia di mascherine, occhiali, camice. Con un’attenzione costantemente doppia: “siamo stati concentrati sull’intervento ma anche su tutte le connessioni al Covid. E questo vale in ogni intervento su pazienti di questo tipo. L’anestesista ci ricorda che il paziente ha difficoltร respiratorie, noi dobbiamo stare ancora piรน attenti perchรฉ un malato Covid sanguina di piรน ed ha rischi maggiori. Come se tutto questo non bastasse, i nostri movimenti delle mani e delle braccia sono resi piรน lenti da tutte le protezioni indossate, la respirazione รจ piรน faticosa a causa delle mascherine, gli occhiali si appannano, si suda costantemente”. Piรน lente anche le piccole procedure: “se serve un qualsiasi strumento non presente nella sala, dobbiamo farlo arrivare in appositi involucri protettivi. Prima bastava 1 minuto, adesso ne servono almeno cinque”.
La paziente, 74 anni, ha superato bene l’intervento ed รจ nella rianimazione Covid. Nei prossimi giorni tornerร in malattie infettive dove verrร seguita congiuntamente da equipe di chirurghi e infettivologi. “In questo ospedale – conclude De Prizio – siamo legati da una logica di collaborazione che consente di dare alle persone la risposta migliore”.
A 74 anni questa paziente avrร sconfitto il Covid e due tumori. E forse sarร una delle rare persone che potrร trovare un lato positivo nel contagio che l’aveva portata in ospedale.
Va in ospedale per il Covid e le trovano due tumori. Operata e salvata
