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La procura di Arezzo chiede ancora l’archiviazione per Fredy Pacini: «ha sparato per legittima difesa»

Per Fredy Pacini c’è ancora una richiesta di archiviazione da parte della procura di Arezzo. Dopo la riapertura del caso a seguito della decisione del gip del tribunale di Arezzo, si torna al punto di partenza. Per il gommista di Monte San Savino il proscioglimento dalla vicenda è ad un passo.

Il primo pm ad indagare su Fredy è stato Andrea Claudiani, dopo il suo trasferimento e la prima richiesta di archiviazione, la palla è passata a Roberto Rossi, ma anche dopo questo supplemento di indagine l’esito appare lo stesso: archiviazione, Pacini non commise eccesso di legittima difesa.

Il supplemento di indagine ha riguardato alcuni aspetti della notte del 28 novembre 2018, quando Pacini sparò e uccise Vitalie Tonjoc, il ladro che era entrato nel capannone dove il gommista dormiva per paura di essere derubato.
In particolare il gip Fabio Lombardo ha richiesto chiarimenti sulla disattivazione dell’allarme, sul puntatore laser della pistola di Fredy e sulla capacità della vittima degli spari di allontanarsi fino al punto dove venne ritrovato senza vita.