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Maec e Fondazione musei senesi, nuovo patto di collaborazione per iniziative comuni

Un protocollo d’intesa con cui impostare nuovi progetti condivisi, con l’obiettivo di valorizzare il territorio, integrandone musei e sistemi museali: è quello firmato nei giorni scorsi dalla Fondazione Musei Senesi e il Sistema MAEC – Parco, Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona.

Si tratta di un passo importante che riallinea due grandi realtà culturali della Toscana del sud, ponendole in prossimità fisica (si pensi agli ambiti turistici “confinanti” della Val di Chiana senese e aretina), ma anche in continuità storica: gli Etruschi, ai quali è dedicato il nucleo più celebre del museo cortonese, sono documentati in molti degli oltre quaranta musei senesi (a partire da Chianciano, Chiusi, Sarteano e Montepulciano ma anche a San Gimignano, Murlo, Castellina in Chianti, Colle di Val d’Elsa, Asciano e Casole d’Elsa). Ma anche le raccolte di arte e artigianato conservate a Cortona rappresentano un valido spunto per nuove connessioni con i musei dell’area senese.

Il protocollo di intesa, dunque, prevede la realizzazione di iniziative congiunte volte a integrare i territori sottolineandone le affinità e le possibilità di dialogo: progetti di valorizzazione, educazione al patrimonio e accessibilità culturale, conferenze e mostre, percorsi di formazione professionale e ricerca fondi, nonché la possibilità di integrare le visite tramite facilitazioni di biglietteria, giacché molti dei musei di FMS e il MAEC già si interfacciano con lo stesso fornitore, Ticket Cloud.

«Questo nuovo accordo – afferma il presidente di FMS, Alessandro Ricceri – sancisce la volontà di fare rete, intrinseca alla nostra missione. Non si tratta solo di continuità geografica, ma anche di comunione d’intenti: in un momento così complesso, le nostre strutture non possono che sostenersi reciprocamente, mettere a sistema collezioni e competenze e ragionare secondo economie di scala, di scopo e di qualità».

«La collaborazione tra il MAEC e la FMS – afferma Paolo Bruschetti, archeologo, vice lucumone e rappresentante legale dell’Accademia Etrusca di Cortona, istituto gestore del MAEC – rappresenta una nuova opportunità per valorizzare la storia di un territorio che fin dall’antichità ha condiviso una cultura comune e che oggi si riflette in un sistema integrato di musei che hanno sempre più la necessità di dialogare e interagire tra loro».. Anche il Comitato tecnico-scientifico che sovrintende alle attività del MAEC, presieduto da Nicola Caldarone e il Comune di Cortona, che con l’Accademia è legato da convenzione, in particolare l’assessore alla cultura Francesco Attesti, sono convinti sostenitori del fatto che questo accordo sia solo il primo passo verso una fattiva collaborazione tra le due istituzioni per la valorizzazione di questo immenso patrimonio culturale.

« Un patrimonio – afferma ancora Paolo Bruschetti – che spazia dalla antichità alle raccolte di arte e artigianato medievali e rinascimentali, ed è soprattutto espressione dello spirito colto che dal Settecento ad oggi ha improntato la storia della città di Cortona e della sua massima istituzione culturale; un patrimonio che volentieri vogliamo condividere con strutture complesse ed articolate come i musei aderenti alla Fondazione »

Quello con la FMS è per l’Accademia Etrusca di Cortona il più recente di una serie di relazioni da tempo intercorse con altre importanti realtà culturali: si pensi solo ai grandi musei europei – l’Ermitage, il Louvre, il British Museum – con i quali sono state realizzate memorabili mostre, o la Fondazione Rovati, nota per il maggiore museo archeologico milanese ancora in corso di ultimazione, o le Università di Siena e Perugia e la Normale di Pisa, per non parlare dei rapporti con altri musei e istituzioni culturali locali che con il MAEC formano reti destinate alla valorizzazione e fruizione. Un ulteriore tassello che conferma la centralità dell’offerta culturale della città di Cortona