Dal 15 giugno anche gli ultimi Centri Diurni per persone disabili del territorio hanno ripreso le attività. (Foto di repertorio)
Per la riapertura dei Centri Diurni per persone disabili la Regione Toscana aveva stabilito uno specifico protocollo operativo per la gestione in sicurezza dell’intero percorso.
Lo stanziamento per gli interventi straordinari destinato alla USL per i Centri Diurni della Provincia di Arezzo è stato di 276mila euro.
In queste settimane le direzioni dei distretti sanitari hanno lavorato per riorganizzare e riqualificare e riprogrammare le attività. In provincia i Centri Diurni per persone con disabilità sono diciotto: 14 nella zona aretina (compresi Valtiberina e Casentino), 2 in quella della Valdichiana e 2 in Valdarno, con un totale di 325 utenti e 110 operatori.
Ogni struttura ha presentato alla USL e alla Regione un proprio piano di riapertura che è stato valutato attentamente sia per gli aspetti economici che per l’adempimento delle misure preventive degli ambienti e della sicurezza degli ospiti e degli operatori.
Le riaperture sono avvenute in tutto il territorio provinciale a partire dalla fine di maggio in maniera graduale; questo percorso ha permesso anche di effettuare tutti i test sierologici previsti sia per gli utenti che per gli operatori, risultati tutti negativi.
Nel dettaglio il protocollo della Regione Toscana ha definito i giorni di frequenza dei centri da parte degli utenti, le modalità di trasporto, l’ingresso degli ospiti e la permanenza di operatori e utenti nelle strutture, gli screening sierologici, la formazione del personale, la comunicazione e l’assistenza per il coinvolgimento delle famiglie.
Parallelamente l’Azienda Sanitaria ha elaborato una procedura operativa che indica quali sono le migliori azioni da attuare al rientro delle attività.
Naturalmente, in considerazione di queste direttive, i Centri Diurni hanno rimodulato le aperture seguendo queste linee che hanno comportato riorganizzazione degli utenti frequentanti, ampliamento delle fasce orarie di attivazione dei servizi, monitoraggio del rispetto del distanziamento sociale e dell’uso dei DPI (dispositivi di Protezione Individuale) durante le attività.
Contemporaneamente rimangono garantite tutte le attività a distanza già attivate nei mesi scorsi, con chiamate telefoniche e videochiamate.
Alcuni centri hanno altresì previsto attività a domicilio dei disabili che hanno preferito non riprendere la frequenza del centro diurno.
In questa fase di riapertura graduale alcuni centri hanno sospeso l’attività della fornitura del pasto limitando la frequenza solo alla mattina o solo al pomeriggio in modo alternato tra gli utenti, così come il trasporto si è preferito sospenderlo preferendo il trasporto privato delle famiglie.
In tutti i centri è previsto un Check point all’ingresso con misurazione della temperatura e lavaggio mani.
I Centri Diurni per Disabili della provincia di Arezzo:
Arezzo 10 – Casentino 3 – Valtiberina 1 – Valdichiana 2 – Valdarno 2