Consapevolezza dell’autismo: vicini anche se distanti. E il Cassero si colora di blu

Il 2 aprile ricorre la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, istituita dall’Onu. Castiglion Fiorentino aderisce alle celebrazioni che quest’anno devono fare i conti con le misure imposte dal Covid, ma la torre del Cassero stasera sarà illuminata di blu, come segno di vicinanza. L’associazione Arezzo autismo torna a riaffermare la richiesta di sostegno qualificato per le famiglie con figli affetti da problemi dello spettro autistico.

“In questo periodo storico di forte emergenza sanitaria causata dal Covid-19 l’Associazione Autismo Arezzo, dichiara il Presidente Andrea Laurenzi, ritiene che sia ancor più necessario rimarcare l’importanza della giornata del 2 aprile, per ricordare la rilevanza del sostegno e del supporto alle famiglie di persone con autismo in una fase così delicata come quella attuale.
Avevamo preparato un grande programma di iniziative ed eventi per tutto il mese di aprile ed anche maggio, avevamo anche la disponibilità di una grande artista, Tosca, che si sarebbe esibita al teatro Petrarca proprio per noi.
Naturalmente tutto è saltato, stravolto. Solo dodici mesi fa eravamo duemila a sfilare festosi ed orgogliosi per le strade di Firenze, oggi cercheremo con delicatezza e rispetto per tutti coloro che stanno soffrendo per la pandemia, di far ricordare al mondo che l’Autismo non si ferma e che i nostri figli, i nostri fratelli, i nostri amici autistici sono qui e sono coinvolti anche loro nel Covid 19 e che ci saranno anche dopo.
Confinati in casa tutti richiediamo a gran voce di ritornare alla nostra vita; ma in questo nuovo scenario la vita delle persone con autismo sta avendo complicazioni drammatiche.
Lo scorso anno abbiamo richiesto con forza la necessità che ogni persona con disturbo autistico abbia un proprio progetto individuale di vita, come previsto dalla legge. E abbiamo denunciato che questi progetti non sono stati fatti, non ci sono, e che spesso intorno ai nostri figli regna l’improvvisazione.
Il nostro territorio sta facendo uno sforzo straordinario per cercare di arginare questo nemico che ha sovvertito le nostre vite e che ci sta portando via tanti cari e tanti amici.
È necessario mettere in campo uno sforzo altrettanto straordinario per i nostri ragazzi. Non è più tempo di steccati e di difese di posizione, gli psichiatri aprano i loro ambulatori ai nostri ragazzi e ci aiutino laddove sarà necessario. La mancanza della scuola deve essere sostituita da un equivalente intervento domiciliare; ma il punto, ancor prima che normativo riguardo al personale scolastico e al diritto allo studio, e’ sanitario.
Gli operatori contattino le famiglie. Iniziamo a lavorare insieme, sperimentiamo nuove forme di contatto, cerchiamo di abbattere la solitudine, evitiamo di trasformare le mura della nostre case in mura di una prigione troppo stretta per giovani e adulti con autismo che possono non capire perché non possono uscire o non possono andare a fare la loro attività o a scuola.
Quello che faremo, in questa giornata e per il Mese Blu di Aprile, sarà semplicemente una comunicazione social e web, una campagna di informazione che ci prepari al dopo Coronavirus, seguiteci e dialogate con noi.

Di seguito il comunicato del Comune di Castiglion Fiorentino
“E’ un 2 aprile diverso, l’Italia e Castiglion Fiorentino sono colpiti drammaticamente dal contagio del coronavirus. Ma nonostante tutto, abbiamo voluto dimostrare la nostra vicinanza alle persone affette da autismo e alle loro famiglie colorando di blu il nostro simbolo, la Torre del Cassero”. Così l’assessore alle Politiche Sociali, Stefania Franceschini.

Il Comune di Castiglion Fiorentino aderisce così alla campagna “Light it Up Blue”, promossa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione della decima Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo. La nostra Torre, così, domani 2 Aprile, si presenterà illuminata da una luce blu, colore che vuole richiamare l’attenzione sul tema e sulla conoscenza dell’autismo e più in generale di tutti i temi che riguardano la disabilità e la fragilità.

Questa giornata vuole essere un monito per ricordarci di tutte le famiglie, oltre 400mila in Italia, duemila nella sola nostra provincia di Arezzo, che si trovano a fronteggiare quotidianamente questa realtà.