Nella prima serata di sabato i Carabinieri della Stazione di Arezzo, nel corso di uno specifico e mirato servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti, hanno proceduto allโarresto di un uomo italiano, classe 1998, pregiudicato, congiunto di un soggetto contiguo al clan camorristico Contini di Napoli.
Nel corso del servizio i militari notavano un uomo che, presso il parcheggio antistante lโarea commerciale di via Amendola, alla vista degli stessi e intuendo un eventuale controllo, assumeva un atteggiamento particolarmente sospetto. Successivamente sottoposto a perquisizione personale e veicolare, allโinterno della propria autovettura venivano rinvenuti 20 grammi di cocaina pronta per lo spaccio e 4000 Euro in vari tagli ritenuti provento dellโattivitร illecita.
Nel prosieguo dellโattivitร , i Carabinieri operanti perquisivano lโabitazione dellโuomo, ove venivano rinvenuti ulteriori 10 grammi di cocaina suddivisa in dosi pronte per la vendita, nonchรฉ materiale utile per il taglio ed il confezionamento e un bilancino di precisione, questโultimo opportunamente ricavato allโinterno di un soprammobile allo scopo di occultarlo ad un primo controllo. Lโuomo veniva cosรฌ arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto, su disposizione dellโA.G., presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale dei Carabinieri di Arezzo in attesa di rito direttissimo.
In unโaltra operazione i carabinieri del Nucleo Investigativo di Arezzo hanno individuato ed arrestato in ottemperanza ad un ordine di esecuzione per la carcerazione il 54enne C. F., accusato di aver tentato una rapina il 25 novembre 2015 presso la Coop di Monte San Savino. La tentata rapina si verificรฒ intorno alle 13, quando, come raccontato dalla vittima, una cassiera, il bandito si presentรฒ con il volto travisato e sotto la minaccia di un coltello, cercรฒ di appropriarsi dell’incasso e del registratore di cassa. Il malvivente fuggรฌ a bordo della propria autovettura, la cui targa รจ stata individuata nonostante egli ne avesse coperto alcune lettere. Determinanti per le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Arezzo, la visione delle telecamere dei negozi vicino e la falsa denuncia di furto del mezzo che lโuomo, subito la tentata rapina, ha formalizzato presso i carabinieri di Arezzo: gli inquirenti hanno infatti accertato che la vettura non era stata rubata.